È un susseguirsi ci discariche a cielo aperto dove fanno la loro brutta figura centinaia di sacchetti di spazzatura abbandonati e, perfino, un bidet di ceramica che si “pavoneggia” per essersi liberato delle sedute di chi se ne è disfatto
L’Aversana, la strada che scorre in mezzo tra la SS 18 e la SP litoranea (SP 175°) , che si tronca poco prima del fiume Calore che segna il confine da Capaccio Paestum ed Eboli, è stata sempre snobbata da chi deve scendere verso il Cilento e da chi deve risalire verso Salerno perché le altre due facevano guadagnare una manciata di minuti, traffico permettendo.
Con l’apertura dell’aeroporto Salerno – Costa D’Amalfi a Pontecagnano, L’Aversana è sulla bocca di tutti e, soprattutto, di chi vive a sud del fiume Sele: Capaccio Paestum, Agropoli e l’intero Cilento perché “concede” una “corsia” preferenziale e “quasi” diretta verso l’aeroporto e, quindi, aprendo una finestra sui cieli di mondi vicini e lontani …
Ecco perché i viaggiatori in uscita e, soprattutto, quelli che arrivano allo scalo con destinazione Cilento meriterebbero di trovare livelli di accoglienza, confort e, soprattutto, cura del territorio di alto profilo.
È il pomeriggio del 2 agosto 2024 e, con una certa euforia, sto accompagnando Ginetta, mia moglie, all’aeroporto per imbarcarsi sul primo volo delle 17:05 della compagnia Ryanair per Torino. Entriamo nella aerostazione che è animata da una folla di passeggeri in attesa di sottoporsi ai controlli di rito e mi godo per intero il successo che, dopo diverse false partenze, il territorio si è meritato.
Seguo con gli occhi Gina che, in fila, segue il serpentone che la porterà al di là delle “forche Caudine” delle verifiche del metal detector che la sottrarrà alla vista. Non aspetto il decollo e riprendo la via di casa.
Gli occhi, fissi sulla strada, non possono non vedere le condizioni in cui versano le piazzole di sosta situate a destra e sinistra dell’Aversana. È un susseguirsi ci discariche a cielo aperto dove fanno la loro brutta figura centinaia di sacchetti di spazzatura abbandonati e, perfino, un bidet di ceramica che si “pavoneggia” per essersi liberato delle sedute di chi se ne è disfatto.
Dobbiamo dirlo … questa volta non c’entra la regione, la provincia la GESAC, la Camera di Commercio … la responsabilità è tutta dei comuni attraversati dall’Aversana, dall’aeroporto, in giù! A cominciare da Bellizzi, Battipaglia ed Eboli.
È incredibile non arrossire dalla vergogna per l’indifferenza rispetto ad un problema che causa gravissimi danni alla reputazione del territorio e, soprattutto, al turismo che tanto ha fatto e può ancora fare per l’intera area delle “regione verde” che è il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
È veramente così complicato effettuare la raccolta dei rifiuti in modo sistematico e, allo stesso tempo posizionare delle telecamere (ormai ce n’è una dietro ogni angolo) non suscitano più problematiche relativamente alla riservatezza) per colpire in modo esemplare i “depositanti” di rifiuti seriali?
Dopotutto ne va cel buon nome dei sindaci dei territori coinvolti ed anche delle grandi aziende agricole che producono ogni ben di Dio che arrivano sulle tavole di tutta Italia ed oltre e che fanno bella figura con i loro cartelli e i loro giardini ben curati.
Non ci sono scuse, né giustificazioni che tengano … è imperativo eliminare la causa del problema e, intanto, provvedere ad attivare il recupero sistematico e giornaliero dei rifiuti lungo l’Aversana perché ne va della reputazione dell’intera area a Sud dello scalo …
Ovviamente, non essendo andato oltre Bellizzi in direzione Nord, non posso affermare che la situazione si simile … ma sarebbe veramente una buona notizia se i sindaci di Pontecagnano e Salerno fossero stati più “performanti” dei loro colleghi di Battipaglia ed Eboli! Anche perché hanno fatto “salti mortali” per vedere i nomi delle due città troneggiare nell’intestazione dell’aeroporto.
Intanto che arrivo a casa passando in “rivista” i variopinti sacchetti di plastica penso a Ginetta che dovrebbe essere quasi in vista dell’aeroporto di Caselle a Torino … come concordato mi dovrebbe richiamare appena atterra. Ma ecco il colpo di scena! In fase di atterraggio, a causa di un forte maltempo sulla città di Torino interessata da una violenta grandinata, l’aereo deve riprende quota e puntare su Milano Malpensa … ma questa storia la racconterà Gina in un articolo a parte.