Ci parli della sua attività.
La nostra attività confeziona abiti e camicie su misura. Gli abiti vengono prodotti da mastri sarti dei Quartieri Spagnoli di Napoli, le camicie invece vengono realizzati direttamente nei nostri laboratori. Il progetto è nato in piena pandemia, ci piaceva l’idea di dare un contributo alla ricrescita italiana e come meglio potevamo se non con un punto forte come il made in Italy in un borgo come San Pietro di Scafati.
Da dove nasce la sua passione?
La camicia in per sé è passione. È il capo di abbigliamento che più si adatta in ogni situazione ed è un vero e proprio biglietto da visita
“Giovani, territorio e tradizioni. “Lei crede e rappresenta questo slogan?
Indubbiamente sì. La nostra generazione forse è quella che ha viaggiato di più, grazie a questi voli low cost e a tutte le app di viaggio, e più si scopre il mondo e più ci si innamora della nostra Italia. Dialogando con le altre culture ci accorgiamo della stima che hanno di noi e del nostro made in itale parliamo in campi che vado dalle auto, alla cucina e alla moda. Il nostro problema è la “mala “gestione politica con tutti i problemi che porta con sé. Iva, tasse, infrastrutture scadenti e accise. Oggi ci vuole un bel coraggio ad aprire bottega. Quindi, si, siamo giovani che guardiamo al futuro, innamorati del nostro Paese e attaccati ancora alle nostre tradizioni
Emergenza Ucraina. Si e’mobilitata per aiutare questo paese in grave difficoltà ad oggi?
Le guerre non hanno portato mai qualcosa di buono. Il problema sono armamentari e poteri in mano a tiranni, spesse volte neanche eletti dal loro popolo, che giocano a fare i padroni del mondo. Sicuramente saranno messi nei libri di storia ma non avranno mai rispetto e umanità. Per noi una ragione non c’è. Sono tutti colpevoli, Russia, Nato, America e tutte ste Nazioni che stanno a guardare, mandando armi e munizioni anziché vestiti e tutto quello che dà riparo per il freddo. È questo il nemico numero 1 in questo conflitto. Abbiamo amici ucraini e vedere le loro sofferenze e preoccupazioni ci ha fatto mobilitare. Abbiamo coinvolto parenti e amici e nel nostro piccolo abbiamo raccolto molte giacche, vestiti pesanti e calzature tecniche e le abbiamo spedite per pulmini che partono ogni settimana da Poggiomarino, un paese che confina con il nostro, tramite indicazioni dei nostri amici ucraini.
La sua attività fa parte dei fondi che sono stati stanziati dalla Regione Campania per giovani imprenditrici? Se si, ci racconti di come ha accesso ai fondi.
Dei fondi, del resto al sud, se ne è parlato in famiglia e con il commercialista. La troviamo una buona iniziativa. Ma non abbiamo accettato. Ci siamo costruiti tutto da noi, con i nostri risparmi.
Vuole aggiungere qualcosa?
Noi italiani siamo un popolo di poeti, pittori, inventori e sognatori. Non sappiamo il futuro cosa ci riserverà. Gli ultimi anni ci hanno insegnato che nulla è scontato e rimanere fedeli alle nostre origini sarà un punto chiave della nostra ripresa.