“Abbiamo realizzato l’Archeodromo con i fondi del PIT Parco ma è rimasto un residuo che dovremmo avere dalla Regione Campania che però non siamo riusciti ad ottenere”, esordisce così Raffaele Accetta sindaco di Monte San Giacomo e presidente della Comunità Montana Vallo di Diano. “La parte strutturale dell’opera è stata completata. Nell’ostello che si trova accanto è stato realizzato invece un impianto energetico alternativo – continua Accetta – va detto che ci troviamo a 1400m e lì sopra e non arriva l’elettricità. C’era un impianto costituito in parte da pannelli solari, in parte da un generatore e l’altro era dotato di un impianto sperimentale. L’Archeodromo cioè non è stato mai attivato anche perché non arriva energia elettrica che doveva arrivare però da quest’altra opera che si stava realizzando accanto. Opera ribattezzata la Casa del Peraino utilizzata da qualche anno dall’associazione Grotta Briganti e Cacio”. Questo è cioè il motivo dell’incompiuta. Incompiuta perché quell’opera poi di fatto non è stata mai completata con un certificato finale perché mancava quella somma residua da parte della Regione Campania pari a circa 50mila euro, somma che non è mai arrivata e perché mancava l’energia elettrica. “L’Archeodromo sarebbe stato un centro visite didattico – riferisce ancora Accetta – dove si arrivava nei pressi della grotta Vallicelli e per esempio alle scolaresche si sarebbe mostrato come veniva effettuato uno scavo e qui poi si sarebbe potuta avviare una visita didattica dalla nascita del mondo. All’interno ci sarebbe stato un vero e proprio percorso guidato per osservare l’evoluzione fino ad oggi”. Nella grotta intanto sono stati recuperati reperti che risalivano a 50mila anni fa e ovviamente negli anni si è cercato di puntare sull’aspetto turistico. Si parla dunque di due strutture dove in una si è pensato di farci un ostello e nell’altra un Archeodromo con finanziamenti del Pit regionale 2007/2013. “Questo avrebbe potuto far utilizzare le due strutture. L’ostello adesso è diventato la Casa del Peraino utilizzata da Grotta Briganti e Cacio che sta conducendo tra l’altro anche lavori di ristrutturazione interna – dice ancora il sindaco – lì sono stati realizzati impianti energetici alternativi per poter alimentare anche l’Archeodromo”.
Vuoi scoprire in anteprima tutte le notizie del nostro giornale?
Clicca QUI per abbonarti all’edizione digitale
Il Palazzo Marone viene utilizzato con diverse funzioni in qualità di sala Polifunzionale per teatro e convegni, biblioteca, sala mostre, museo archeologico, officina cultura. Lo spazio espositivo del museo è fruito e funzionale. L’anno scorso è stata allestita una mostra nel periodo estivo ed invernale. Pure adesso è presente una mostra di pittori russi. Il Palazzo è dato in concessione al Forum dei Giovani e alle Associazioni locali. “Si tratta cioè di opere che tendono a valorizzare il patrimonio del territorio. Stiamo prestando particolare attenzione per uno sviluppo legato alla valorizzazione del nostro territorio, all’utilizzo di contenitori che erano in disuso e abbandonati – conclude Accetta – abbiamo cercato di utilizzare qualsiasi fonte di finanziamento per il loro recupero e per tutti e tre i contenitori ci siamo riusciti. Oggi abbiamo un intero palazzo nel centro storico totalmente funzionante, l’ostello Vallicelli ora Casa del Peraino gestito dall’associazione funzionante su base logistica delle attività organizzate. L’Archeodromo, non ancora messo a disposizione in quanto mancante di un finanziamento per il suo definitivo finanziamento. Non è stato semplice e non sarà facile completarlo ma non ci fermeremo, crediamo nel valore di questi contenitori inseriti in un contesto ambientale come il Parco di straordinaria capacità attrattiva”.