Quello che era sotto gli occhi di tutti oggi sorprende la lista dell’Altra Città che fa capo a Nicola Ragni che ha preso in parola le dichiarazioni del sindaco in merito all’azzeramento della giunta che governava la città di Capaccio Paestum. In politica la coerenza non è un prodotto che si trova a poco prezzo, anzi, ogni occasione è buona per smentirsi. La via dei governi è lastricata da buone intenzioni e, probabilmente, anche Voza era in buona fede nel minacciare “azzeramento o mene vado”. I fatti lo hanno sopravanzato e, per dirla con Ragni, hanno reso impossibile la prima scelta di Voza. Purtroppo, per Ragni, che ha lasciato seguendo la sua idea di “lealtà” al “suo” sindaco, le cose sono andate ben diversamente da quanto aveva ipotizzato: tutti gli assessori a casa, nomina di un “governo” debole che potesse “logorare” Voza e poi organizzarsi per la prossima volta. Ecco la lettera che L’Altra Città ha inviato al sindaco chiedendo coerenza … “I sottoscritti Consiglieri comunali del gruppo consiliare AltraCittà, unitamente agli iscritti, sono rimasti sorpresi dalle dichiarazioni del sindaco, Italo Voza. Egli, infatti, fino a quando, con una decisione improvvida e personale, senza alcuna consultazione preventiva col Presidente del Consiglio o con i Consiglieri, ha dichiarato di volere azzerare la Giunta comunale aprendo, di fatto, la crisi amministrativa, godeva della fiducia di gran parte del Consiglio comunale. Dopo questa manovra è costretto a chiedere l’ennesima fiducia, minacciando di tornare alle urne in caso di sfiducia. Ma fiducia su cosa? Vorremmo capirlo. Fiducia in una nuova Giunta che fa a meno dei nostri due rappresentanti Ragni e Montefusco per fare spazio a chi, poi? Sono, dunque, loro i capri espiatori dell’impopolarità dell’Amministrazione? Sono loro due gli unici colpevoli? Ma colpevoli di cosa? In questi ultimi giorni abbiamo ascoltato le ipotesi più disparate tra di loro, ma abbiamo anche ascoltato ciò che il Sindaco ha dichiarato pubblicamente ed inequivocabilmente alla emittente locale StileTV, che noi condividiamo appieno: ‘Azzero la Giunta oppure me ne vado a casa’. Dopo questa dichiarazione, che non avrebbe avuto bisogno di alcun commento ma solo di una immediata esecuzione, è iniziata una ridda di ipotesi diverse ed improvvisate: “Lascio i quattro assessori attuali e nomino solo uno nuovo al posto di Ragni, poi, cambio tutti e quattro gli assessori, poi ancora, ne lascio solo uno e ne cambio tre”. Poi, in ultimo, le trattative con i Consiglieri comunali di opposizione, fino ad ieri compresi nelle liste di proscrizione ordinate dal sindaco stesso in base alle quali con i consiglieri di opposizione non bisognava nemmeno parlare, pena l’espulsione dalla maggioranza. Poi alla fine ha cambiato un solo assessore con una decisione incomprensibile ed oltremodo offensiva. Una vera e propria girandola, comunque, che ha portato il sindaco a commettere errori a ripetizione e lo ha costretto a ricevere una serie di no e brutte figure. Altre volte, il Sindaco ha chiesto la fiducia ai Consiglieri e non gli è mai stata negata. Ora siamo noi consiglieri a chiedere la fiducia al Sindaco, chiedendogli di rispettare quanto da lui stesso promesso. Sindaco facci sapere cosa intendi fare. Noi siamo pronti, ancora una volta, a fare il nostro dovere ed assicurarti la fiducia, ma dipenderà dalle scelte che tu farai. Mantieni fede a quanto dichiarato pubblicamente e la fiducia non verrà meno. Ridacci l’entusiasmo perduto, fai finalmente il Sindaco, riappropriati del tuo ruolo che non è quello di andare elemosinando aiuti. Mantieni quanto tu stesso hai promesso pubblicamente: azzera la Giunta come tu hai dichiarato. Se manca questa volontà, se vieni meno alla tua parola solo per salvaguardare qualcuno e vuoi continuare sulla strada del compromesso e dell’inciucio, caro Sindaco, non potrai recriminare con nessun altro se non con te stesso. Noi ci siamo, ancora una volta in modo responsabile e leale, e siamo pronti all’ennesima fiducia ma siamo anche pronti a fare opposizione. Dipende solo da te, dal coraggio e dalla forza che dimostrerai”
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