Poiché il Natale sarà sempre un momento speciale nella memoria e nell’immaginario collettivo, la città di Montecorvino Rovella propone un programma festivo, culturale e popolare, sotto forma di un viaggio artistico, per rendere il proprio centro una destinazione da non perdere per le festività di fine anno, contribuendo così alla qualità della vita dei suoi abitanti e dei turisti che l’attraversano. Tra incanto e magia, le decorazioni sobrie e raffinate sul tema della luce accompagnano la metamorfosi di un sito emblematico: la piazza del Municipio. Luci a led colorano di rosso un sito iconico, per cambiare delicatamente l’intensità con cui guardare il mondo in un’atmosfera misteriosa e solidale.
L’arteria emblematica inondata di luce offre ai passanti una passeggiata luminosa sotto il patrimonio brillante di un’opera site specific composta da 158 neon rossi. Un dispositivo di illuminazione lungo quasi 35 metri lineari, composto da tubi circolari a LED, lunghi 150 centimetri, sospesi nell’aria, disegnano uno spazio di convivialità ed evidenziano un futuro praticabile e percorribile attraverso un’azione corale. Una creazione che s’innalza a monito politico. Un vero invito al viaggio, perché incoraggia il visitatore a guardare in alto, per seguire l’alone rosso di un intenso balletto di luce al crepuscolo.
Per estensione il corpo dell’albero, diventa il mezzo per connettere la comunità al centro amministrativo della città. Il luogo dove si governa e si svolgono le pratiche per lo sviluppo dell’intera collettività. L’albero è un’installazione che materializza visivamente il corpo della società. Così il cuore pulsante della collettività e il rintocco ufficiale dell’organo amministrativo si affrontano collegati a un totem piramidale di luci interattive, in una relazione modificata. Questi strati di luce “vivranno” in relazione alla presenza dei partecipanti. La diramazione dell’albero, dal basso verso l’alto, non è nient’altro che il propagarsi di un movimento: una pluralità che si muove in direzione di un luogo designato come centro di potere.
La prospettiva dell’albero ci aiuta a capire meglio questa relazione: la base dell’albero collocata nel basso della piazza, parte dalla città per confluire nella sede del Municipio. Il principio piramidale ci ricorda la forza e la fragilità dei singoli cittadini, il coraggio da espletare. Una possibile direzione, un monito, una scommessa, un’utopia, un ideale, un impulso di vita… Un invito a contemplare la città, a esplorarla assumendo diversi punti di vista, ad accarezzarla, ad immaginarla, come può soltanto fare l’immaginazione dei suoi abitanti o dei suoi passanti. Allestendo lo spazio pubblico, si vuole soprattutto celebrare la poesia della vita quotidiana. La città diventa così incontro e condivisione. Il punto di unione di due esperienze.
L’orologio, suonando le ore e avvertendo la popolazione dello scorrere del tempo, costituisce il punto di fuga, sintesi e nodo nevralgico delle scelte comuni di ciascun cittadino, dove poter far confluire i propri desideri. La punta dell’albero culmina appunto verso il punto di fuga costituito dall’orologio. Il punto verso il quale le linee parallele convergono. L’orologio diviene così immagine del mondo. È la visione del popolo che confluisce nell’organo centrale amministrativo. Un monito a tutti i cittadini a farsi parte attiva delle scelte politiche e sociali della comunità, e a contribuire al bene comune della collettività.
Lateralmente, alla base di questa piramide si collocano delle cabine che permettono un tipo di inserimento dei corpi nello spazio, di distribuzione degli individui gli uni rispetto agli altri, da cui poter osservare un pezzo di cielo illuminato dai neon, attraverso un oblò, posto sul soffitto del piccolo abitacolo. Una finestra da cui adottare un punto d’osservazione privilegiato, intimo, per affacciarsi solitariamente dinanzi al cielo tinto di rosso e fotografarlo; un tipo di raccoglimento che dovrebbe consentire a ciascun fruitore di interpellare la propria condotta e il proprio contributo a favore di una società più equa e solidale.
L’installazione luminosa adopera uno dei materiali protagonisti dell’arte contemporanea: il neon. Un’opera partecipativa che vuole coinvolgere lo sguardo di ognuno di noi, realizzata con una serie di tubi al neon, di colore rosso, posti lungo una struttura prospettica, sospesa nell’aria, formano la figura di un albero natalizio offrendo una insolita prospettiva sulla piazza del Municipio e ne modificano la sua immagine notturna. Un’installazione municipale prodotta in collaborazione con Fornace Falcone.
Articolo di Rosita Taurone