Come si approccia una persona che non ha mai volato? Per poter volare non serve altro che la voglia di volerlo fare. Al resto ci pensiamo noi. Ermanno, come ti sei avvicinato alla disciplina? Ehhh! Qua c’è molto da dire. Ho incominciato nel 1990 quando il parapendio ed il deltaplano erano agli albori. Io malgrado tutto sono ancora qua avendo imparato da autodidatta. Purtroppo al tempo non c’erano scuole nella mia zona. Come funzionano i corsi? Per imparare bisogna, come ho detto prima aver voglia di volare, poi si chiede a qualcuno che vola la scuola più vicino casa, purché autorizzata e solo dopo si incomincia il processo burocratico e didattico. Come sei diventato istruttore? Nota dolente… Beh io per decisione di persone che fanno parte di una casta, o meglio di un clan, per ben due volte sono stato bocciato all’esame da istruttori, ma comunque sono abilitato al trasporto passeggeri. Come viene garantita la sicurezza dei praticanti? Solo dalla preparazione/esperienza del pilota. Esistono delle competizioni di parapendio? Certo che sì!!! Regionali, Nazionali, Europee e mondiali. Essendo uno sport molto giovane (i primi parapendii sono nati negli anni 80 il deltaplano qualche decennio prima) è poco conosciuto. Ci sono dei requisiti per provare questo sport oppure tutti possono volare? Tutti possono volare a patto che non abbiano patologie cardiovascolari o altre che possano mettere in difficoltà il pilota. Chi è istruttore di parapendio lo è anche di deltaplano? Negli anni 80 era così, ora le cose son cambiate bisogna abilitarsi per ogni disciplina. Quali differenze ci sono? Strutturalmente le macchine sono diverse e quindi anche le tecniche di volo. Dove possono trovarti gli aspiranti? Come hai fatto tu, in decollo, per mezzo dei volantini o manifesti che sparpaglio in giro, sul mio sito www.tappetivolanti.webnode.it o altri siti che offrono servizi sportivi per gli amanti del genere.
La vita di un istruttore di volo: in bilico. Intervista ad Ermanno Lombardi
