Il primo febbraio, una brutta e improvvisa notizia, ha segnato molto la mia giornata, rendendola particolarmente triste, perché è morto un mio caro amico, investito da una moto, mentre era intento ad attraversare la strada sul lungomare Marconi di Salerno.
Una notizia davvero inaspettata e dolorosa.
Una tragica fatalità, in un baleno, ha cancellato la vita del mio caro amico Michele Tabano, arrecando un forte e immenso dolore ai suoi tre figli: Franco, Cristina e Barbara, ai quali esprimo la mia affettuosa e sentita vicinanza.
L’ amico Michele, era nato a Roccadaspide, ma era residente, da moltissimi anni, a Salerno, dove tranquillamente viveva la sua esistenza.
La ferale notizia ha rattristato molto l’intera comunità di Roccadaspide, dove Michele ritornava spesso e dove era ben voluto e stimato, perché era una persona perbene.
Michele era un uomo di una dignità fuori dal comune e dai solidi principi morali e aveva fatto del lavoro, svolto, per tantissimi anni, con impegno, onestà e serietà, presso l’industria dolciaria Ferrero, una ragione di vita, perché l’impegno nel lavoro aveva per lui un significato quasi religioso, da dover onorare sempre e nel migliore dei modi: Il lavoro per lui era una fede.
La notizia, come dicevo, mi ha molto rattristato, perché quando viene a mancare un amico, vero e fidato, che tu conosci da sempre, una parte della tua vita viene intaccata da una ferita che fa davvero male, perché incide nella tua anima.
La vita di ognuno noi è appesa ad un filo, che si può spezzare in qualsiasi momento, senza che noi ce ne accorgiamo, perché il confine tra la vita e la morte è davvero sottilissimo, tanto che basta solo un attimo per passare dal mondo dei vivi, al mondo della beatitudine celeste.
Il mio amico Michele era uscito di casa per fare la sua solita passeggiata mattutina, che per lui era un’abitudine giornaliera che dava ossigeno alla sua immensa voglia di vivere, ma non ha potuto più fare ritorno alla sua casa e ai suoi affetti, perché la sua vita è stata spezzata improvvisamente da un crudele destino.
Caro Michele, conserverò il tuo ricordo tra le cose più belle e pulite che ho conosciuto nel corso della mia esistenza, perché la tua innata correttezza era una dote davvero speciale, che ha illuminato sempre il percorso della tua vita.
Di te, caro Michele, ricordo le lunghe e piacevoli passeggiate sul Corso Vittorio Emanuele di Salerno e le vivaci discussioni politiche che ci vedevano schierati sulla stessa lunghezza d’onda, perché avevamo la stessa visione politica: eravamo sempre dalla parte dei più deboli e contro le prepotenze dei più forti.
Riposa in pace, amico mio, nel mondo celeste degli angeli e da lassù, ogni tanto, volgi lo sguardo agli amici che ti hanno voluto bene e che di te conserveranno sempre un affettuoso ricordo, perché i veri valori dell’amicizia sono immortali e durano per sempre nel tempo.