La bromidrosi è una condizione caratterizzata dall’emanazione di un odore cutaneo particolarmente sgradevole, legato alla fermentazione batterica del secreto spesso abbondante delle ghiandole sudoripare. L’esordio del disturbo s’identifica spesso con l’avvento della pubertà, con risoluzione spontanea durante l’età adulta. La bromidrosi assume aspetti patologici se il cattivo odore risulta essere per quantità e qualità particolarmente intenso o se interferisce significativamente con le relazioni e le attività sociali. Il sudore che raggiunge la superficie cutanea è inizialmente inodore: la secrezione eccessiva dalle ghiandole viene decomposta dai batteri presenti sulla nostra pelle, i quali producono sostanze di degradazione che danno origine agli odori individuali. Le prime misure terapeutiche mirano a controllare la proliferazione della flora batterica e a mantenere la superficie cutanea asciutta. La bromidrosi si risolve spesso con un’accurata detersione: generalmente, sono efficaci bagni giornalieri con un sapone liquido contenente clorexidina, triclosano o farnesolo, agenti antibatterici. Alcuni saponi antisettici possono essere utilizzati allo scopo di ostacolare la crescita batterica ed ottenere sollievo dal cattivo odore. La depilazione regolare dei peli impedisce l’accumulo di sudore dei batteri sul fusto pilifero. Nel caso in cui l’iperidrosi sia una condizione determinante la bromidrosi, sarebbe utile trattare la causa primaria dell’eccessiva sudorazione, prendendo in considerazione l’uso di anti-traspiranti. Sono prodotti, per lo più a base di sali di alluminio , capaci di inibire drasticamente la sudorazione e che possono essere applicati esternamente sulla pelle. Svolgono un’azione astringente andando ad ostacolare la secrezione delle ghiandole sudoripare.
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