Il colon è quella parte di intestino deputata al riassorbimento dell’acqua e alla conseguente espulsione del materiale della digestione che non è stato assorbito. La serotonina, invece, è il mediatore ormonale deputato a stimolare la funzionalità della parete del colon.
Dunque la stispi o la diarrea dipendono da due diversi meccanismi fisiopatologici: un’alterazione del riassorbimento di acqua da materiale indigerito che arriva al colon oppure un’alterazione della motilità intestinale dovuta all’azione locale della serotonina in risposta a stimoli che però coinvolgono il sistema nervoso centrale e quindi l’emotività della persona.
Molto utile, però, sarà il ricorso ai rimedi omeopatici. Graphites è indicata in soggetti particolarmente obesi e freddolosi con manifestazioni cutanee e una particolare indecisione di carattere. Lycopodium si usa nei soggetti la cui stitichezza si associa ad un addome frequentemente disteso e meteorico che migliora con l’espulsione dei gas. Natrum muriaticum è il rimedio di stitichezza nei pazienti più longilinei, legata a secchezza di tutte le mucose e feci caprine. Sepia è usata per chi presenta una stitichezza associata alla sensazione di palla nel retto e di pesantezza nel basso ventre. Nitric acidum è il rimedio di stipsi in pazienti che presentano come complicanza di questa ragadi anali. Silicea e Thuja, infine, sono usate nei soggetti con feci a molla cioè che ritornano su dopo un parziale inizio di espulsione.
I rimedi omeopatici sono personalizzati sui sintomi specifici del paziente. Per questo la stessa patologia in diversi pazienti richiede rimedi diversi in diluizioni diverse. Compito del medico o del farmacista è appunto scegliere il rimedio giusto.