Giovedì nove luglio è andata in scena ad Agropoli la solita sfilata, vista troppe volte tanto che pareva di vivere un déjà vu. La location sempre la stessa, i protagonisti sempre gli stessi (a parte qualche ruolo invertito), le parole sempre le stesse. L’unico, piccolissimo ma grande, dettaglio è il risultato, ovvero: sempre lo stesso.
Ma cosa significa sempre lo stesso risultato? Semplice. Significa che arrivano, guardano, parlano e annunciano ma poi per i cittadini non cambia proprio niente. Ma chi sono loro? Sono sempre gli stessi: Governatori, assessori, sindaci, consiglieri e chi più ne ha più ne metta. Si vestono bene, per carità, nei loro abiti blu (il nero ho capito che non è più di moda) super stirati e pronti alla passerella. Si fanno intervistare, elargiscono sorrisi e parlano con una sicurezza che inganna. Sì, inganna. Perché qualcuno ci crede, o meglio, ci spera che forse è ancora più triste perche significa giocare con la pelle delle persone. Perché è indubbio che dalle nostre parti si passi costantemente dalla speranza alla disperazione.
Questa volta però, in barlume di lucidità e onestà, il caro Governatore è stato fin troppo chiaro (ovviamente dopo aver fatto il solito comizio elettorale): “Portare i codici rossi all’ospedale di Agropoli significa farli morire. In codice rosso arrivano le persone che hanno subito un incidente con politrauma. In questi casi un paziente deve andare in una struttura che gli salva la vita. Ma nel 90% dei casi – poi aggiunge – si può arrivare ad Agropoli. Per i casi più gravi, invece, si va nei DEA di II livello o al Cardarelli per salvare la vita dei cittadini. I codici che arriveranno ad Agropoli saranno quelli compatibili con la struttura”. Parole che ai cittadini non sono piaciute come è piaciuto ancora meno l’annuncio fatto qualche ora più tardi su face book: “Riapre completamente l’Ospedale di Agropoli, chiuso nel 2013. È una bellissima struttura, che darà maggiori servizi e anche serenità ai cittadini del Cilento. Avevamo preso l’impegno di riaprire questo ospedale, l’abbiamo mantenuto”. E allora lì i meno attenti ci hanno capito meno di una mazza. “Ma st’ospedale è aperto o no?”, se lo chiedono un po’ tutti: in strada, al bar, dalla parrucchiera. Nessuno l’ha capito in pratica.
A fare un po’ di chiarezza un comunicato del gruppo civico di Agropoli “Riapriamo l’ospedale”. I portavoce si sono recati personalmente presso il presidio per fare chiarezza diramando successivamente la seguente nota: “Alle ore 20:30 ci siamo recati presso il pronto soccorso e abbiamo riscontrato quanto segue:
1. Il pronto soccorso è APERTO H24;
2. All’interno dello stesso operano presenti:
a) un MEDICO RIANIMATORE H24
b) un MEDICO RADIOLOGO con radiologia H24;
c) un MEDICO per il LABORATORIO DI ANALISI H24;
d) due MEDICI INTERNISTI H24
e) due INFERMIERI H24.
Non era presente il MEDICO CARDIOLOGO ma ne sono previsti 3 che nelle prossime ore prenderanno servizio: ricordo che ne sono stati reclutati 10: 7 andranno ad operare presso la struttura di Vallo e gli altri 3 presso il pronto soccorso di Agropoli ( vi terremo tempestivamente aggiornati su quando realmente saranno presenti ). Per quanto riguarda: due sale operatorie per piccoli interventi chirurgici con altrettante sale risveglio, il reparto week surgery con 12 posti letto per garantire la degenza temporanea, la terapia intensiva con sei posti letto e altri 29 saranno a disposizione del reparto covid, divisi tra terapia intensiva, subintensiva e degenza, vi daremo conto nelle prossime ore. Ricordiamo che presso il presidio è già funzionante una struttura per pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza (SUAP) con 6 posti letto già funzionati con degenti e personale (anche questi da ampliare a 11 manca solo il personale: un infermiere e due Oss) e venti posti letto di medicina generale da ampliare per affrontare l’emergenza estiva”.
Sono queste probabilmente le parole di maggiore chiarezza in una giornata fatta di chiacchiere ed annunci. Dai quali nemmeno i sindaci Alfieri e Coppola si sono riusciti a smarcare. “Oggi è una giornata speciale per tutto il territorio dell’Alto Cilento e della Piana del Sele. Torna finalmente in funzione l’Ospedale di Agropoli. Alla cerimonia è stato presente il Presidente Vincenzo De Luca, al quale va la nostra gratitudine”, ha detto Alfieri. ““Oggi è una giornata particolare, che giunge dopo tanti anni di attesa. Abbiamo lavorato silentemente, prendendoci spesso, troppo spesso per la verità in questo lasso di tempo trascorso, schiaffi, che non meritavamo”, gli ha fatto invece eco Coppola.
L’ospedale, insomma, non c’è. Dopo una lunga giornata pare essere un dato di fatto. Qualcosa è cambiato con qualche servizio passato h24 ma di certo non basta. Non basta, semplicemente, a garantire il diritto alla salute per oltre cinquantamila persone.
Enrico Serrapede