“La scuola, una seconda casa”. Al via il Piano Estate 2022.
Il Piano Estate 2022. Sono state pubblicate le graduatorie dei fondi PON. Autorizzati più di 57.000 progetti in 3.119 istituti scolastici. Lingue, Stem, sport e digitale i moduli più richiesti. Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione: “..Abbiamo voluto far diventare il Piano strutturale, per mettere al centro le nostre studentesse, i nostri studenti e le famiglie, con l’obiettivo di rendere le nostre scuole una “seconda casa” per i bambini e i ragazzi, capace di accogliere tutti e ciascuno secondo le proprie condizioni”.
“Dopo la grande esperienza dello scorso anno, le scuole tornano protagoniste anche la prossima estate, dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Si trasformano in luoghi di comunità, di incontro, di crescita, di confronto con i territori, grazie alla collaborazione con il Terzo settore e con gli Enti Locali. Un luogo inclusivo e accogliente, quest’anno anche per le ragazze e i ragazzi ucraini. Abbiamo voluto far diventare il Piano strutturale, per mettere al centro le nostre studentesse, i nostri studenti e le famiglie, con l’obiettivo di rendere le nostre scuole una “seconda casa” per i bambini e i ragazzi, capace di accogliere tutti e ciascuno secondo le proprie condizioni”. Il Ministero dell’Istruzione, in considerazione del buon esito del Piano Scuola dell’estate scorsa, ha ritenuto opportuno garantire un significativo importo per la realizzazione delle attività formative nel corso della prossima estate 2022. Una sensibilità speciale che tradotta in soldoni corrisponde a 280 milioni di euro totali. Un mucchio di quattrini quindi costituiscono il pacchetto di risorse disponibili: 179 milioni provengono dalle risorse europee per il PON scuola; 99 milioni da fondi PON attraverso progetti già approvati dalle scuole; 2 milioni dal sostegno per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del Cyberbullismo; 700mila euro stanziati per il coinvolgimento dei minori stranieri non accompagnati. Al varo, dunque, il nuovo Piano Scuola a firma Versari, con una serie di innovazioni rilevanti per la pratica di laboratorio e il sostegno dei giovani ucraini giunti in Italia in fuga dalla guerra. Il Piano considera la tempistica mensile compresa nell’arco giugno-settembre e si articola in tre distinte fasi: nel corso del mese di giugno si sta praticando il rafforzamento e il potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali, alla luce dei recenti accadimenti legati alla guerra in Ucraina e dell’accoglienza, inserimento e alfabetizzazione linguistica degli alunni profughi. La seconda fase si tratterà nei mesi luglio-agosto e mirerà al potenziamento delle competenze in “spazi aperti”, in qualità di “spazi di comunità territoriale”. A settembre si svolgerà la terza fase. Quest’ultima avrà cura di rafforzare le varie competenze, con specifico orientamento alla familiarizzazione con il contesto scolastico del nuovo anno. Ci si attiverà anche per il perseguimento di un ulteriore obiettivo, volto ad incrementare la creatività con attività di: computing; arte; musica; vita pubblica; sport. Gli interventi saranno, inoltre, rivolti a sviluppare una sensibilità verso tematiche specifiche cyber bullismo, verso l’etica online e riguardo ai temi ambientali, con peculiare riferimento alla sensibilizzazione sul risparmio energetico e sull’assunzione delle proprie responsabilità nei confronti dell’ambiente circostante. Saranno poi indirizzati utili sforzi verso l’educazione alla pace e al rispetto nei confronti del prossimo; i progetti di gioco collettivo; gli interventi di psicomotricità attraverso personale qualificato; la realizzazione di attività manuali. In quest’ampia azione didattica sarà realizzato un progetto speciale, destinato ai giovani ucraini. Accoglienza, inclusione e coinvolgimento sono le parole d’ordine. Concetti che diventano norme del buon vivere a favore degli studenti emigrati dall’Ucraina. Il Progetto si caratterizza con l’insegnamento della lingua italiana e l’utilizzo dei dispositivi informatici per la Dad. Attività ludiche e creative non saranno affatto trascurate. L’estate alle porte sarà scolasticamente caratterizzata, infatti, con speciale attenzione ai giovani profughi con laboratori d’arte e musica; attività di gruppo e sportive; educazione alla cittadinanza e alla dimensione digitale; integrazione e orientamento al lavoro o alle scelte accademico/universitarie.
Proprio ieri, 17 giugno, sono state pubblicate le graduatorie dei fondi PON. Sono stati autorizzati più di 57.000 progetti in 3.119 istituti scolastici. Lingue, Stem, sport e digitale risultano essere i moduli più richiesti. “Le proposte progettuali, assicurano dal Ministero dell’Istruzione, saranno realizzate con un budget di 179 milioni di euro, che rappresentano una delle fonti di finanziamento messe a disposizione per la realizzazione delle attività. Dai laboratori d’arte, musica e sport alla scrittura creativa. E ancora, competenze digitali, educazione alla cittadinanza attiva, alla legalità e alla cura dei beni comuni, musica e canto. La Scuola d’Estate, il Piano del Ministero dell’Istruzione per coinvolgere studentesse e studenti, su base volontaria, da giugno a settembre, prende forma anche quest’anno come momento di costruzione dell’innovazione didattica e delle buone pratiche. Con riferimento al bando PON, i moduli didattici autorizzati sono 57.046 per un totale di 1.711.380 ore di attività. Nella ripartizione delle risorse quest’anno si è data priorità, per le regioni del Nord e del Centro Italia, alle scuole che non avevano partecipato alla scorsa edizione del Piano estate. In totale, sono 1.061.824 le studentesse e gli studenti coinvolti in 3.119 scuole, di cui 2.030 del primo ciclo, 1.058 del secondo ciclo e 31 Centri di Istruzione per gli adulti. Le scuole hanno inviato progetti per attivare soprattutto moduli di potenziamento delle competenze linguistiche (17%), di rafforzamento nelle materie STEM (14%), sul digitale (10%) e per l’educazione motoria (10%). Saranno attivati anche moduli di arte, teatro e scrittura creativa (9%), per il rinforzo della competenza alfabetica funzionale (19%) e in materia di consapevolezza ed espressione culturale (9%), musica e canto (5%). Tra gli altri: laboratori creativi e artigianali per la valorizzazione dei beni comuni, competenza imprenditoriale, educazione alla cittadinanza attiva e alla cura dei beni comuni, educazione alla legalità e ai diritti umani”. Vengono poi fornite ulteriori indicazioni in merito al Piano da parte di Stefano Versari, capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione:“Si tratta di indicazioni che ciascuna istituzione scolastica, sul proprio territorio e nella consapevolezza delle necessità e delle risorse che esso esprime, potrà al meglio progettare, declinare o diversamente tradurre. Essenziale è che le azioni siano ricomprese entro una cornice di significato in relazione alle altre attività svolte nel corso dell’anno, alla vita reale degli alunni e a quella degli adulti che li accompagnano. Che siano in grado di aiutare a riconnettere e a rielaborare, in modi adatti all’età e agli interessi, il “vissuto” di ciascuno. Imprescindibile, soprattutto, che le attività siano inclusive rispetto ad ogni situazione o condizione vissuta dagli alunni. In particolare, si sottolinea la necessità che in esse sempre siano accolti, in modo fattivo, gli alunni con disabilità”.
Emilio La Greca Romano