Il diritto allo studio dovrebbe essere garantito a tutti i bambini del mondo, non solo per una crescita personale, ma anche per la formazione di cittadini liberi di fare le proprie scelte, liberi di vivere in un mondo democratico. In Africa e soprattutto nella zona Subsahariana ad un bambino su tre viene negato il diritto allo studio, abbandonandolo in un circolo vizioso tra povertà, malattie e ignoranza. Quel bambino su tre più fortunato riesce ad iscriversi ad un corso scolastico in aule con tetti pericolanti dai quali entra vento che innalza polvere e sabbia e quasi inesistenti sono i banchi o le sedie. Molti bambini pur di andare a scuola, lasciano il proprio paese d’origine, si affidano ad orfanotrofi che gli permettono di studiare, altri invece arrivano dopo ore di cammino, esausti ma sempre sorridenti poiché sanno di percorrere la strada giusta. Nelle ore di lezione spiccano le uniformi con camicetta e pantaloncino persino per i più piccoli d’età. Numerose sono le associazioni che aiutano e fanno del bene ma tutto questo é poco, ancora non basta. Aiutiamo questi bambini a correre verso la libertà, verso la vita.
Trending
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025
- Modelli internazionali per combattere lo spopolamento delle zone interne del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni
- 30 milioni alle scuole carcerarie, un emendamento alla Legge di Bilancio di Italia Viva