Patrizio Bianchi incontra Mariya Gabriel, Commissaria europea per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione ei Giovani. Il Ministro ha ribadito l’importanza di cogliere le opportunità messe a disposizione dall’Europa per migliorare la qualità dei sistemi educativi e garantire a tutte le opportunità messe a disposizione dagli studenti uguali diritti. La scuola riparte, dunque, assume 112.473 docenti e avvia il concorso per 304 unità di personale non dirigenziale, a tempo indeterminato. Vengono destinati, inoltre, 5 mln per progetti in collaborazione con il Terzo Settore. Disponibili altri 10 mln da distribuire alle scuole per l’ampliamento dell’offerta formativa.
La scuola riparte e assume 112.473 docenti. Il Consiglio dei Ministri lo scorso 29 luglio, su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, ha approvato l’autorizzazione al Ministero dell’Istruzione ad assumere, a tempo indeterminato, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, per l’anno scolastico 2021/2022, ben 112.473 unità di personale docente. Non basta. E’ stato dato recentemente il via al concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di complessive n. 304 unità di personale non dirigenziale, a tempo indeterminato, da inquadrare nell’Area funzionale III, posizione economica F1, nei vari profili professionali dei ruoli del personale del Ministero dell’Istruzione (G.U. – IV Serie speciale «Concorsi ed esami» n. 59 del 27 luglio 2021). Questi i profili: funzionario amministrativo – giuridico – contabile; funzionario socio – organizzativo – gestionale; funzionario per la comunicazione e per l’informazione; funzionario informatico – statistico. Mossa determinata e coraggiosa, voglia di ritorno alla normalità, nel pieno della quarta ondata Covid19 e l’ascesa delle infezioni della variante Delta. Fra l’altro, sono stati destinati 5mln per progetti in collaborazione con il Terzo Settore. Disponibili, inoltre, anche ulteriori 10 mln da distribuire alle scuole per l’ampliamento dell’offerta formativa. Sempre il 29 luglio u.s. il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha incontrato la Commissaria europea per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e i Giovani, Mariya Gabriel. Le linee di investimento e le riforme previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano sono stati gli argomenti trattati da Bianchi e Gabriel. E’stato focalizzato il sistema educativo 0-6 anni. Una realtà che necessità di misure di rinforzo. E’ stata valutata l’opportunità di potenziare i posti negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia; è stata considerata la possibilità di diffondere maggiormente il tempo pieno nella scuola primaria. Sono state riconosciute necessarie le misure per ridurre la dispersione scolastica, nonché gli interventi per il consolidamento dei percorsi dell’Istruzione tecnica e professionale e la riforma degli Istituti Tecnici Superiori (ITS). A mezzo il piano “RiGenerazione Scuola” è stata, fra l’altro, riconfermata l’intenzione comune di porre al centro dell’agenda politica internazionale le politiche per l’istruzione, nello specifico l’educazione digitale e l’educazione per lo sviluppo sostenibile. Bianchi e Gabriel hanno poi argomentato, con favorevole reciproca visione, intorno alle opportunità offerte dall’Ue per finanziare le politiche dell’Istruzione, tra le quali il programma Erasmus+ e i fondi strutturali e di investimento, l’impegno per rafforzare la formazione degli insegnanti e l’ampliamento delle competenze scientifiche, tecnologiche e linguistiche degli studenti, con particolare attenzione alle materie Stem. Bianchi ha poi confermato auspicio e impegno finalizzati a una scuola in presenza sicura e la sua disponibilità a partecipare al prossimo European Education Summit di dicembre.
Emilio La Greca Romano