La scuola riflette sulla Costituzione fondata sul valore irrinunciabile della pace
Il Ministro Bianchi, a seguito dell’aggressione militare della Russia ai danni dell’Ucraina, invita tutte le scuole a una seria riflessione. Oggi duemila scuole prenderanno parte all’iniziativa di pace “L’Italia ripudia la guerra, le scuole rilanciano l’articolo 11 della Costituzione”. Papa Bergoglio: “Tacciano le armi, Dio sta con gli operatori di pace”.
A seguito dell’aggressione militare della Russia ai danni dell’Ucraina, il Ministro dell’Istruzione, invita tutti gli studenti a una seria riflessione. “La scuola italiana è fondata sulla nostra Costituzione e alla base della nostra Costituzione c’è la pace, che è un valore irrinunciabile”, ha sostenuto energicamente il Ministro. “Le nostre scuole da sempre mettono al centro del percorso educativo questi temi e, responsabilmente, educano le nostre ragazze e i nostri ragazzi a una cittadinanza consapevole e al rifiuto della guerra. Sia la Pace il tema della nostra riflessione comune e del nostro ‘essere scuola’ insieme”. Di fronte ai gravi avvenimenti di oggi, Bianchi, invita a riflettere assieme alle scuole, alle studentesse e agli studenti, a tutto il personale sull’articolo 11 della Costituzione italiana: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. Oggi duemila scuole si troveranno insieme per condividere il convinto pensiero della pace. “L’Italia ripudia la guerra”, questa l’iniziativa alla quale prenderà parte anche il Ministro dell’Istruzione. Bianchi partecipa oggi all’iniziativa di pace organizzata dalla ‘Tecnica della Scuola’ sull’articolo 11 della Costituzione con circa duemila scuole connesse tra loro; sarà collegato, in apertura, nell’ambito dell’iniziativa online per la pace dal titolo “L’Italia ripudia la guerra, le scuole rilanciano l’articolo 11 della Costituzione”. Un confronto a sostegno della pace. Sarà snodata la complessità degli eventi. Pedagogisti ed esperti di diritto si rivolgeranno agli alunni e aiuteranno gli insegnanti a farsi carico di questioni dolorose ch’è doveroso trattare. Risponderanno, in particolare, a una serie di domande: cosa significa esattamente il dettato costituzionale “L’Italia ripudia la guerra”? Il dialogo è sempre possibile? All’incontro potranno partecipare anche i genitori. Converseranno con gli studenti, sul tema della pace alla luce della nostra Costituzione, Aluisi Tosolini, dirigente scolastico e coordinatore rete nazionale “La mia scuola per la pace” e Luigi Mariano Guzzo, esperto di diritto. Condurrà l’incontro Reginaldo Palermo, vice direttore della Tecnica della Scuola. Gli studenti sventoleranno le bandiere della pace alle 12.30 e concluderanno la manifestazione con un minuto di silenzio per ricordare e onorare le vittime del conflitto. Cartelloni, disegni, bandiere di pace sono segni di partecipazione attiva, di una generazione sana che si muove contro le idee della violenza e del sopruso.. La scuola italiana ripudia la guerra. La scuola partecipa con sensibilità e sofferenza le vicissitudini del conflitto e riflette sugli eventi affermando il netto rifiuto della violenza. «Siamo stati sconvolti da qualcosa di tragico, la guerra, così Papa Bergoglio nell’Angelus. Abbiamo pregato perché non venisse imboccata questa strada. Rinnovo a tutti il 2 marzo a fare una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina. Chi fa la guerra dimentica l’umanità – ha dichiarato il Santo Padre. Non parte dalla gente, non guarda alla vita concreta delle persone, ma mette davanti a tutto gli interessi di parte del potere, si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio e si distanzia dalla gente comune che vuole la pace». In ogni conflitto «La gente comune è la vera vittima». «Tacciano le armi, Dio sta con gli operatori di pace. Chi ama la pace, come recita la Costituzione italiana, ripudia la guerra come mezzo di strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».
Emilio La Greca Romano