“La scuola: quale futuro dopo la pandemia. Innovare, progettare, sperimentare: proposte e percorsi”
La pandemia non è finita, ma la Scuola si pone una serie di domande intorno al futuro dopo il Covid19. Domani, 2 novembre, si terrà un interessante Convegno di studi a Bologna e online.
Ormai per il green pass e lo stato d’emergenza, si va verso la proroga del termine del 31 dicembre. I contagi registrano un’ascesa e il Governo centrale pensa a una opportuna proroga dello stato di emergenza fino a marzo 2022. E’ certa la proroga del green pass, Resta in ballo, al momento, la proroga dello stato ‘emergenza oltre la prossima data di dicembre. Avanti a una eventuale nuova ondata è certa la conseguente proroga. Freddo e ascesa contagi incoraggiano il Governo centrale, comunque, a legiferare per le vie dei dpcm anziché quelle parlamentari dei decreti legge. La pandemia non è finita! Il freddo costringe al chiuso e i contagi aumentano, ne è convinto anche Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Speranza. Già nel mezzo della scorsa estate, malgrado oggi sostiene l’abbattimento delle barriere economiche, ammoniva: “Rimaniamo pronti a intervenire con convinzione nel caso ci fosse un aggravarsi della pandemia tale da provocare danni all’economia del Paese”. La campagna di vaccinazione procedeva spedita, istruzione ed economia erano partite.” La pandemia non è finita, affermò Draghi, .anche quando lo sarà, avremo a lungo a che fare con le sue conseguenze. Una di queste, dichiarò a luglio scorso, è il debito”. In alcune città, leggevamo lo scorso mese di ottobre, vediamo unità di terapia intensiva e ospedali saturi e persone che muoiono mentre per strada le persone si comportano come se l’epidemia fosse finita. E ancora: “Abbiamo ancora sacche di persone che non sono vaccinate, o perché non hanno accesso (ai vaccini) o perché rifiutano o non possono essere vaccinate, e possiamo avere nuovi focolai”. Questo il pensiero di Maria DeJoseph Van Kerkhove, un medico, una intelligenza femminile accademica, funzionaria statunitense, specializzata in malattie infettive e facente parte del programma per le emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità. Or bene mentre, dunque, è certo che il dramma della pandemia persiste, a Bologna e on line, si tiene un interessante convegno di studi. Un incontro di spessore che si snoderà cercando risposte a una serie d’istanze: Come sarà la scuola dopo l’emergenza sanitaria? Che ruolo potrà assumere dopo le difficoltà incontrate durante la pandemia? Quanto influisce lo spazio fisico nei luoghi dell’apprendimento? Sarà il Convegno, dunque, a formulare interessanti riscontri; il Convegno intitolato: “La scuola: quale futuro dopo la pandemia. Innovare, progettare, sperimentare: proposte e percorsi”. Trattasi di un incontro voluto dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione e la Fondazione Golinelli. L’evento è calendarizzato per domani, 2 novembre, dalle 9.00 alle 13.30, a Bologna e online. “Questi mesi di pandemia hanno rimesso al centro del dibattito pubblico l’importanza della scuola, scrivono dal Ministero dell’Istruzione, intesa come luogo di formazione, incontro, socializzazione e il ruolo del sapere come capacità di interpretazione e possesso di chiavi di lettura, di principi generali intorno ai quali ri-organizzare la conoscenza, la formazione, l’educazione, l’informazione. Partendo da questo scenario, figure di primo piano del mondo della cultura e dell’istruzione si confronteranno su un nuovo modello di scuola, affrontando il tema da diversi punti di vista, dai nuovi paradigmi dell’apprendimento alle strutture e all’architettura scolastica, dal necessario potenziamento delle discipline STEAM al ruolo strategico degli insegnanti, a quello delle nuove tecnologie a sostegno delle attività didattiche. Tutto ciò con l’obiettivo di promuovere una riflessione sul ruolo cruciale che la scuola potrà assumere, anche partendo da quanto avvenuto in emergenza, nel preparare ancor meglio le giovani generazioni alle sfide, talvolta imprevedibili, del futuro. La nuova scuola, oltre a valorizzare le potenzialità delle tecnologie digitali più all’avanguardia, dovrà proporre nuovi paradigmi di apprendimento con un percorso continuo di aggiornamento per gli insegnanti che preveda proposte di innovazione didattica e metodologica. Il Convegno sarà anche l’occasione per presentare al pubblico il Protocollo d’intesa sottoscritto tra il Ministero dell’Istruzione e Fondazione Golinelli, su innovazione didattica, formazione, ricerca, sperimentazione e diffusione della cultura scientifica e tecnologica nella scuola, per la società della conoscenza. Saranno anche presentati due nuovi percorsi di formazione per insegnanti incentrati sul potenziamento delle materie STEAM e sulla loro integrazione e interdisciplinarità: “Il Design dell’esperienza scientifica” per sviluppare nelle scuole esperienze pratiche di ricerca scientifica; “Community of Inquiry: dal laboratorio di scienze alle pratiche filosofiche” per esplorare le interconnessioni tra sapere filosofico e scientifico con l’obiettivo di promuovere un approccio interdisciplinare all’insegnamento”. Al fine di offrire un supporto all’attività didattica dei docenti, durante il Convegno di studi saranno presentati due Percorsi didattici che si svolgeranno nel corso dell’anno scolastico 2021-2022: a. potenziamento STEM (Scienza Tecnologica Ingegneria Matematica) Il Design dell’esperienza scientifica; b. integrazione STEAM (Scienza Tecnologica Ingegneria Arte Matematica) Community of enquiry: dal laboratorio di scienze alle pratiche filosofiche In particolare, il Convegno di studi e i due percorsi didattici mirano ai seguenti tre obiettivi: 1. innovare la proposta di formazione docente con particolare attenzione alla promozione di attività on line su piattaforme tecnologiche, che ne permettano una diffusione capillare a livello nazionale; 2. diffondere una didattica interattiva, integrata, laboratoriale rivolta a docenti del primo e secondo ciclo di istruzione, degli ITS e dei CPIA, anche in un’ottica di curricolo verticale; 3. promuovere il ruolo fondamentale degli insegnanti attraverso il confronto e la condivisione di pratiche ed esperienze nelle varie discipline.
Emilio La Greca Romano