La scuola, oggi, malgrado tutto, resta in moto, traccia percorsi e segna tappe respirando e bucando complesse resistenze d’aria pandemica. Avviata la prima fase del procedimento di immissione in ruolo, prende il largo il Piano Scuola Estate, fervono i preparativi per la riapertura settembrina. In Campania si tornerà tra i banchi il 15 settembre 2021. Le lezioni termineranno l’8 giugno 2022. La Giunta Regionale della Campania ha approvato il calendario scolastico che stabilisce un totale di 202 giorni di lezione. Si spera tutti in presenza e fuori dalla pandemia. Intanto aumentano i casi Delta anche in Campania, salgono a 101. Non si placa la disputa Salvini-De Luca intorno all’uso della mascherina.
Per certi versi, se pure diffusamente, osservando il passato della nostra scuola a noi più prossimo, viene facile pensare alla inadeguatezza e alla sua capacità di percorrenza limitata. Sovviene, in verità, il facile e gradito ricordo della “goletta delle praterie”, il carro dei pionieri della prima metà dell’Ottocento. L’accostamento trova senso a guisa della discutibile tempistica della percorrenza delle tratte, non certo per la praticità finalizzata a trasbordare pesi molto sostenuti. E così congetturando viene facile immaginare il Ministro Patrizio Bianchi come avventuroso carovaniere, ma al pari, consentirà il lettore, di Francis Aubry, uomo avventuroso che tracciò il percorso dell’Atlantic and Pacific Railroad. Questi sfidando tribù indiane ostili e il rigido inverno, percorse il Santa Fe Trail in quattordici giorni, abbattendo di circa la metà il tempo comunemente impiegato su quel cammino. Capì che il successo era legato alla velocità. Oggi, avulsi dai lontani territori dell’Ovest dell’America Settentrionale, Patrizio Bianchi corre come un treno con la sua idea scuola; un convoglio in contrasto con la tradizione e con il gusto corrente, in taluni casi a guisa d’un treno a levitazione magnetica. A tutti ovviamente è ben noto il convoglio che viaggia senza toccare le rotaie. Unica forza che gli si oppone però è l’attrito dell’aria. La scuola, oggi, malgrado tutto, resta in moto, traccia percorsi e segna tappe respirando e bucando complesse resistenze d’aria pandemica. La lotta contro il tempo assume rilevanza anche nella favorevole campagna di vaccinazione contro il Covid19, alla luce delle preoccupazioni sorte e diffuse per la variante Delta. L’istituzione scolastica, da tempo, è impegnata nei fervidi preparativi per l’evento della riapertura settembrina. Sposando il principio della resistenza e guardando positivo, a partire da lunedì 28 giugno, sono state messe a disposizione degli uffici territoriali le funzioni per avviare la prima fase del procedimento di immissione in ruolo: definizione del turno di convocazione per individuazione su provincia ed insegnamento. Intanto l’istituzione risponde alla preoccupazione generale con un atto di coraggio e la sua voglia di normalità. Il Piano Scuola Estate 2021 è il riscontro concreto. Accompagnerà le istituzioni scolastiche nell’organizzazione e gestione di iniziative. Diverse attività, nel corso di questa estate, serviranno per rinforzare e potenziare le competenze disciplinari e relazionali di studentesse e studenti e per recuperare la socialità almeno in parte perduta nel corso dell’emergenza sanitaria Covid 19. Il Piano Scuola Estate 2021 è anche una opportunità di socializzazione e servirà, come ponte di congiuntura, ad accompagnare tanti ragazzi al nuovo anno scolastico 2021/22. E’ una coraggiosa dinamica quella del mondo scuola specialmente se si pensa, ad esempio, che nella sola Sicilia si registrano una trentina di casi relativi a contagiati Covid con variante Delta, 14 sono sulla nave quarantena dei migranti che si trova a Lampedusa (Ag). Una persona contagiata è stata intercettata in aeroporto a Palermo. Salgono a 101 i casi mutati del Covid19 sequenziati in Campania, a fronte degli 83 della scorsa settimana emersi dal primo sequenziamento. Attualmente la Campania ha portato in evidenza la presenza di piccoli cluster di variante Delta, prevalentemente nelle zone di pertinenza dell’Asl Napoli 3, Asl Napoli 1, con un totale di 83 casi, che rappresentano il 25,7% delle 323 sequenziate nel mese di giugno. È allerta, in lungo e in largo nella penisola, per la variante. E’ in preoccupante e veloce crescita nella maggior parte d’Italia. Uniche regioni fortunate, al momento, sono Basilicata, Valle d’Aosta e Toscana. Le tre regioni restano fuori, non sono stati riscontrati casi della mutazione. L’Italia, nella calura africana di questo inizio estate, è tornata chiazzata di cromatura rossa. Si parla di una probabile rimodulazione green pass. Così il sottosegretario Sileri: “Aspettiamo di capire di quanto sale in una settimana. E poi una riflessione su questo la farei. Aspetterei 14 giorni per l’analisi dei dati che arrivano del Regno Unito e per il controllo della prevalenza della variante Delta in Italia, attualmente vicina al 20%. Aspettiamo di capire di quanto sale in una settimana. Cercherei di stare più vicino alle 3 settimane per il richiamo per Pfizer e 4 settimane per Moderna, rispetto ai 42 giorni. In maniera molto dinamica: se abbiamo allungato prima, per avere più dosi con la terza ondata in corso, adesso conviene stare più vicini ai 21-28 giorni per garantire la seconda dose quanto prima”. E mentre Sileri attende i risultati per analizzare i dati, Crisanti addita il comportamento irresponsabile di 60mila persone urlanti e gioiose in occasione della finale a Wembley: “La variante Delta ha una trasmissione elevatissima, gli assembramenti aumentano i rischi”. Quindici milioni di italiani sono a rischio. Questa volta è la metà più giovane della popolazione esposta a rischio, la fascia anagrafica dai 12 ai 40anni. Intanto tremila persone alle Baleari sono in quarantena e 850 risultano positivi. La querelle intorno alle mascherine non si placa. Salvini addita De Luca: è un “ducetto”. «Mentre l’Italia finalmente da lunedì si libera dalle mascherine all’aperto, in Campania il signor De Luca, dichiara Salvini, vuole continuare a imporle a tutti, unico nel Paese, insieme ad altri assurdi divieti. Da una parte ci sono la libertà, il buonsenso, il diritto al lavoro e a una prudente normalità, dall’altra ci sono inspiegabili divieti e ideologia. I campani non si meritano questo, lo segnalerò già oggi al presidente Draghi». Viene volutamente confusa, per logiche strumentali politiche, la misura precauzionale in un momento di indiscutibile criticità. Il Governatore della regione Campania incassa l’attribuzione di ducetto che si traduce in superiore sussiegoso e autoritario. Talvolta però a tanti imberbi libertini e cresciuti immaturi e irresponsabili serve veramente una buona e salutare tirata di orecchie da un amorevole papà contrassegnato da rigida e altezzosa compostezza. Se un provvedimento ha questa natura, ovvero il bene della cittadinanza, ritengo veramente inopportuna ogni recriminazione. Lamentele o accuse per danni supposti o ingiustizie subite rientrano nel gioco di controparte della politica strumentale. Lo stesso Salvini, il leader leghista assunse posizione contrastante rispetto alla linea di Palazzo Chigi quando si parlò, qualche settimana fa, di prorogare l’emergenza. Si vuole far passare l’idea che tutto è finito e che chicchessia, dopo la seconda dose, è immune da tutti i mali. Una tesi che non trova alcun riscontro scientifico, ma solo supporto di fede nella parziale politica di turno. Mai così adeguata la risposta della Gelmini a Salvini contro la proroga dell’emergenza: “Seguiamo gli esperti, dipende dalle varianti”.
Il Ministro Bianchi, nonostante le discussioni animate e vivaci fra i sostenitori di una e dell’atra tesi, vuole portare tutti a scuola a settembre e in sicurezza. Bando alle dispute intorno alle mascherine e all’emergenza, così il Ministro. Già dal primo settembre intanto le scuole saranno aperte per la fase dell’accoglienza. “L’obiettivo è avere tutti gli studenti in presenza, dichiara Patrizio Bianchi, anche quelli delle superiori. E per farlo il nostro primo problema è garantire la sicurezza. La scuola oggi ha bisogno di certezze e siamo a lavoro per questo. Con il decreto sostegni abbiamo già dato 150 milioni alle scuole per la sicurezza sanitaria. Adesso, in accordo con il generale Figliuolo, stiamo facendo ripartire le vaccinazioni per tutto il personale scolastico: siamo al 70%, a settembre avremo tutti vaccinati. La riduzione del numero di studenti per classe fa parte di un nuovo disegno del sistema scolastico a cui stiamo lavorando e che abbiamo già previsto nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le cosiddette classi-pollaio riguardano in particolare le superiori dei grandi centri urbani. Nelle zone interne e di montagna abbiamo il problema opposto: non riuscire a comporre le classi perché gli studenti diminuiscono a causa della denatalità. Andremo comunque verso classi ridotte progressivamente già dal prossimo anno”. Da tempo Bianchi lavora con i ministri Gelmini, Lamorgese e Giovannini, con le Regioni e gli enti locali, insieme ai tavoli dei Prefetti per organizzare la gestione dei trasporti anche rispetto agli orari di ingresso e di uscita a scuola. A scuola in Campania si tornerà il 15 settembre 2021. Le lezioni termineranno l’8 giugno 2022. La Giunta Regionale della Campania ha approvato il calendario scolastico per l’anno 2021-22 che stabilisce un totale di 202 giorni di lezione che, ci auguriamo, malgrado le minacce Delta, tutti in presenza e fuori dalla pandemia.
Emilio La Greca Romano