La scuola di merito verso l’Esame di Stato
Quest’anno saranno 536.008 gli studenti coinvolti nelle prove (521.015 candidati interni e 14.993 esterni), mentre le commissioni sono 14.000, per un totale 27.895 classi. La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente: Licei: 267.758; Istituti Tecnici: 173.892; Istituti Professionali: 94.358. Le commissioni d’Esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica. La data di partenza è fissata mercoledì 21 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi. Si prosegue il 22 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.
L’Ordinanza Ministeriale n.45 del 9 marzo 2023, (Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023), si rappresenta utile strumento finalizzato alla organizzazione e ad indicare le modalità di svolgimento degli esami di Stato nel secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023. Quest’anno tutto cambia. Si torna al periodo pre Covid. Le prove d’esame, infatti, sono costituite da una prima prova scritta nazionale, da una seconda prova scritta e da un colloquio. In merito poi alla secondo prova, come dettato dalla normativa, verrà svolta in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica. Questa seconda avrà per oggetto una disciplina caratterizzante il corso di studio. Servirà per accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale dello studente dello specifico indirizzo. Le discipline poi della seconda prova sono state individuate dal d.m. n. 11 del 25 gennaio 2023. Differiscono i professionali. In questa tipologia d’indirizzo, infatti, alla luce del nuovo ordinamento, la seconda prova non verte su discipline, ma sulle competenze in uscita e sui nuclei fondamentali di indirizzo correlati. Tutte le istituzioni scolastiche, sin dal 7 giugno, hanno svolto e svolgono attività propedeutica all’esame, col fine della rilevazione degli esiti finali degli Esami di Stato di secondo grado. Tali attività da svolgere si articolano in quattro fasi, nella presentazione dei candidati (a cura delle segreterie scolastiche), nei lavori della Commissione (a cura delle Commissioni d’esame secondo quanto previsto dall’O.M. 45/2023), nella comunicazione degli esisti degli esami di stato (a cura delle segreterie scolastiche a partire dal 03 luglio 2023); negli adempimenti finali (a cura delle segreterie scolastiche). Per quanto attiene, in termini tecnico-pratici, l’azione della commissione d’esame, da domani, 19 giugno, l’applicativo “Commissione Web” (CW) accompagnerà i lavori della Commissione nelle varie fasi previste. Nel caso la Commissione dovesse decidere di utilizzare un applicativo diverso da “Commissione Web” per la gestione dell’esame, è necessario effettuare l’esportazione dal SIDI dei dati di presentazione candidati per la loro importazione nell’applicativo prescelto. Dal 5 giugno scorso sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito sono disponibili le commissioni dell’Esame conclusivo del II ciclo di istruzione. Dal MIM riferiscono che quest’anno saranno 536.008 gli studenti coinvolti nelle prove (521.015 candidati interni e 14.993 esterni), mentre le commissioni sono 14.000, per un totale 27.895 classi. La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente: Licei: 267.758; Istituti Tecnici: 173.892; Istituti Professionali: 94.358. Le commissioni d’Esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica. La data di partenza è fissata mercoledì 21 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi. Si prosegue il 22 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato. Per quanto riguarda il I ciclo di istruzione, l’Esame conclusivo coinvolgerà, quest’anno, 560.932 candidati (554.798 interni e 6.134 esterni). Calendari e prove, in tal caso, saranno predisposti dalle singole scuole. Il MIM offre una pagina a titolo informativo sugli Esami di Stato. Potrà essere consultata consultabile da tutti con news, approfondimenti, domande e risposte. Il MIM porterà per mano studentesse e studenti, fino all’Esame, con post informativi e video esplicativi sul sito e sui propri canali social. Dal 26 gennaio u.s. è stata annunciata la nuova modalità dell’Esame di Stato. Dopo un triennio, a seguito delle obbligate costrizioni di modifiche, provocate dalla emergenza epidemiologica, l’Esame conclusivo del secondo ciclo d’istruzione, quest’anno torna a svolgersi secondo la struttura definita dal decreto legislativo 62/2017. Tale esame, fino a prima della pandemia, consisteva in una prima prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, una seconda prova scritta, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio, il colloquio, che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa e dello studente. “Nel corso del colloquio, il candidato espone anche le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) e le competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica”. È prevista poi, precisava il MIM, una terza prova scritta in alcuni indirizzi di studio (sezioni EsaBac, EsaBac techno, sezioni con opzione internazionale, scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e scuole con lingua d’insegnamento slovena e bilingui sloveno/italiano del Friuli-Venezia Giulia). Il MIM, sin dallo scorso gennaio, indicava inoltre alcuni esempi di discipline oggetto di seconda prova: “Licei: Latino per il Liceo classico; Matematica per lo Scientifico, anche per l’opzione Scienze applicate e la Sezione ad indirizzo Sportivo; Lingua e cultura straniera 1 per il Linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all’opzione Economico-sociale); Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale; Tecniche della danza per il Liceo coreutico. Istituti tecnici: Economia aziendale per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”; Economia aziendale e Geo-politica nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing” e Discipline turistiche e aziendali per l’indirizzo Turismo; Progettazione, costruzioni e impianti per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”, per “Informatica e Telecomunicazioni”, Informatica e Telecomunicazioni per i rispettivi indirizzi; Progettazione multimediale nell’indirizzo “Grafica e comunicazione”; Produzioni vegetali per gli indirizzi agrari, Enologia per l’articolazione “Viticoltura ed enologia”. Istituti professionali previgente ordinamento (esclusivamente nell’istruzione degli adulti): Scienza e cultura dell’alimentazione per l’indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” articolazione Enogastronomia, Diritto e Tecniche amministrative della struttura ricettiva nell’articolazione Accoglienza turistica; Tecniche professionali dei servizi commerciali per l’indirizzo “Servizi commerciali”; Tecniche di produzione e di organizzazione per l’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, articolazione Industria. In riferimento poi agli Esami di Stato da tenersi nelle zone alluvionate: «Dopo lo stanziamento straordinario di 20 milioni immediatamente effettuato per assicurare una regolare conclusione dell’anno scolastico nelle aree alluvionate, dichiara Valditara, manteniamo un altro impegno preso per sostenere gli studenti che affronteranno gli Esami di Stato. Ai ragazzi delle scuole colpite dall’alluvione garantiamo un esame serio e allo stesso tempo adeguato a una situazione complessa» Il Ministero, inoltre, precisa che non è tecnicamente realizzabile permettere ai singoli studenti di scegliere se sostenere soltanto l’esame orale ovvero anche quello scritto. “La soluzione adottata con l’ordinanza ministeriale, prot. 106 dell’8 giugno scorso, ricalca quanto deciso già in passato in occasione di situazioni emergenziali ed eccezionali”.
Da un po’ di tempo il Ministro Valditara ha reso noto il suo pensiero intorno alla entità e modalità dell’Esame di Stato. Le prove, dichiarò, si svolgano in un clima di grande serenità. “L’orale non consisterà, riportò l’ANSA, in una serie di interrogazioni sulle singole discipline, ma sarà centrato, come prevede l’ordinanza firmata a marzo, su un colloquio fra lo studente e la commissione, che toccherà i vari ambiti di studio, nel contesto di una comprensione globale di quanto è stato assimilato durante l’ultimo anno e degli interessi che lo studente ha mostrato durante il suo percorso. L’esame, secondo Valditara, è un momento importante che non deve però essere affrontato in maniera traumatica. Seguendo questa impostazione, gli Esami di Stato 2023, rappresenteranno in maniera ancor più marcata, un momento di maturazione e di crescita nella transizione tra il mondo della scuola e quello dell’Università o del lavoro”.
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