La Scuola di merito e la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo
La scuola del merito di Valditara mostra attenzione al 1° febbraio, alla celebrazione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. Le istituzioni scolastiche prestano attenzione agli eventi della storia che hanno profondamente inciso le coscienze. Serve la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, per conservare la memoria delle vittime e promuovere la cultura della pace e del ripudio della guerra.
Al calendario liturgico, a quello strumento usato nella liturgia della Chiesa cattolica, delle Chiese orientali e di altre chiese e comunità ecclesiali cristiane, in parallelo, la scuola di merito, associa il suo calendario educativo. Si succedono diversi appuntamenti. Si alternano, infatti, varie giornate nel corso dell’anno scolastico, per fare memoria, per rinnovare una nuova lezione etica e morale. La scuola del merito di Valditara non si distrae. Il 1° febbraio si celebra la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. Le istituzioni scolastiche mostrano attenzione agli eventi della storia che hanno profondamente inciso le coscienze. Serve la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, per conservare la memoria delle vittime e promuovere la cultura della pace e del ripudio della guerra. Necessita questo momento per ricordare e fare insegnamento, sia alle famiglie che alla scuola, due fondamentali agenzie educative. La Giornata è stata istituita con la legge n. 9 del 25 gennaio 2017 che, all’articolo 4, prevede esplicitamente il coinvolgimento del mondo della scuola nelle celebrazioni della ricorrenza. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito precisa che è da tempo impegnato, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), con cui è stato di recente rinnovato un apposito Protocollo d’intesa, in iniziative e attività in ambito scolastico sul tema delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo e nella promozione, secondo i principi costituzionali, della cultura della pace e del ripudio della guerra. Il primo febbraio è il giorno in cui,volgendo lo sguardo alla nuova generazione, avremo tutti l’opportunità per mobilitare le coscienze contro ogni forma di barbarie e tenere viva la memoria degli orrori delle guerre e dei conflitti. Il MIM, col fine di sensibilizzare gli animi, per sollecitare la riflessione delle scuole, ha indetto un concorso dal titolo “1943 – 2023: i bombardamenti sui civili. Nell’80° anniversario della Guerra di Liberazione il ricordo delle vittime dei bombardamenti del 1943 e le analogie con il dramma che oggi vivono i civili che, come allora, subiscono le devastanti conseguenze dei bombardamenti”. E’ un concorso che si ripropone per il quarto anno. Trova quali suoi organizzatori la Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e l’orientamento scolastico e l’ANVCG. Destinatari del bando dell’anno in corso sono gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il bando richiedeva lo studio e l’analisi, attraverso la produzione di un elaborato, di un bombardamento avvenuto in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale e di un bombardamento relativo a conflitti recenti. Tantissimi sono gli elaborati concorrenti, oltre 450. Sono pervenuti da ogni posto d’Italia. La premiazione del concorso avverrà il prossimo 18 aprile, nella cornice delle celebrazioni dell’80° anniversario della fondazione dell’ANVCG. Domani, primo giorno di febbraio, a seguito dei coinvolgimento di tutti i comuni italiani da parte dell’ANCI e dell’ANVCG (Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia e Associazione Nazionale Civili di Guerra) tantissimi edifici istituzionali saranno illuminati di blu ed esporranno lo striscione #stopallebombesuicivili. Due manifestazioni simboliche per dare visibilità a una giornata speciale che vuole al contempo “ricordare il sacrificio della popolazione nel corso delle Guerre e sensibilizzare la collettività sull’impatto dei conflitti successivi e di quelli attuali sui civili in tutto il mondo”. Alla presentazione dell’iniziativa, precisa l’ANCI, parteciperanno: Ciro Buonajuto, Sindaco di Ercolano, Vicepresidente e Delegato Sicurezza e Legalità ANCI, Michele Corcio, Vicepresidente Nazionale Vicario Ass. Nazionale Vittime Civili di Guerra e Roberto Serio, Segretario Generale Ass. Nazionale Vittime Civili di Guerra. La conferenza sarà anche l’occasione per fare il punto sulle guerre e i conflitti attualmente in atto sui civili e per illustrare il contenuto della Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate, siglata da 82 Paesi tra cui l’Italia, lo scorso 18 novembre a Dublino, con l’obiettivo di ridurre il numero di vittime nei contesti urbani in cui purtroppo sempre più spesso si misurano i conflitti.
elgr