La scuola di merito con l’esame di Stato torna al passato…
Per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove scritte (prima, seconda e terza solo per alcuni indirizzi, tra cui Esabac, Esabac Techno, licei internazionali) saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti Professionali di nuovo ordinamento. Nel colloquio, che prenderà avvio da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video), scelto dalla Commissione, verranno valorizzati il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Sarà riservata speciale attenzione ai bisogni educativi speciali.
E’ tutto chiaro e in anticipo quest’anno. La sessione dell’esame di Stato avrà inizio il giorno 21 giugno 2023 alle ore 8.30, con la prima prova scritta. Queste le atre date, da non dimenticare, che seguiranno: seconda prova scritta: giovedì 22 giugno 2023. La durata della seconda prova è prevista nei quadri di riferimento allegati al d.m. n. 769 del 2018. La terza prova scritta: martedì 27 giugno 2023, dalle ore 8:30 per gli istituti presso i quali sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni a opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca. La prima prova scritta suppletiva si svolge mercoledì 5 luglio 2023, dalle ore 8:30; la seconda prova scritta suppletiva si svolge giovedì 6 luglio 2023, con eventuale prosecuzione nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali detta prova si svolge in più giorni; la terza prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, si svolge martedì 11 luglio 2023, dalle ore 8:30. Il Ministro Valditara, in anticipo, ha firmato quest’anno l’ordinanza che definisce l’organizzazione e le modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023. Abbiamo voltato le spalle al Covid e quasi tutto torna com’era. L’esame di Stato, la vecchia Maturità, si normalizza, a seguito di eliminazione o correzione di solcature e anfrattuosità. Insomma, dopo l’ultimo lifting, secondo quanto previsto dal DLgs. 62/2017, torna al passato più prossimo. Nota d’eccezione resteranno i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), che non sono requisito di ammissione all’esame, ma potranno essere oggetto del colloquio, se svolti. L’effettuazione delle prove INVALSI (che non concorrono alla valutazione) è invece requisito per l’ammissione. In prossimità delle prove d’esame vediamo quali saranno le novità. Nella fase post pandemica le prove scritte, sono ben tre, ( la terza solo per alcuni indirizzi, tra cui Esabac, Esabac Techno, licei internazionali), avranno carattere nazionale. Farà eccezione negli istituti Professionali di nuovo ordinamento. Una portata innovativa si rivela col secondo scritto destinato ai Professionali di nuovo ordinamento. Ne fa dettato il Decreto Legislativo 61/2017. Dal MIM precisano: “Si tratterà di un’unica prova integrata che non verterà su discipline scolastiche, ma sulle attività svolte durante il percorso di studi. Nel dettaglio, le commissioni declineranno le indicazioni ministeriali sulla base del percorso formativo effettivamente svolto e dei programmi degli istituti, in un’ottica di personalizzazione, partendo da una cornice nazionale generale di riferimento e dalla tipologia di prova individuata e trasmessa dal Ministero alle scuole, tramite plico telematico, il martedì precedente il giorno di svolgimento della prova”. Sarà poi una immagine, un testo breve o un video essenziale che darà il via a un ulteriore momento peculiare dell’esame di Stato, al colloquio. Lo spunto d’inizio verrà scelto dalla Commissione. “Verranno valorizzati il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe – che le scuole predisporranno entro il 15 maggio – di ciascuno studente. Nella parte del colloquio dedicata alle esperienze svolte nell’ambito dei PCTO o dell’apprendistato di primo livello, tenuto conto delle criticità determinate dall’emergenza pandemica, le studentesse e gli studenti potranno illustrare il significato di tali esperienze in chiave orientativa, anche in relazione alle loro scelte future, sia che queste implichino la prosecuzione degli studi sia che prevedano l’inserimento nel mondo del lavoro. In sede d’esame saranno valorizzate le competenze di Educazione civica maturate durante il percorso scolastico”. Dovrà, inoltre, essere garantita una speciale attenzione ai bisogni educativi speciali. Con rilevanza saranno considerati i fragili. Tutti i fragili. Alunni e alunne con disabilità, con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), con bisogni educativi speciali e che hanno frequentato corsi di istruzione funzionanti in ospedali, in luoghi di cura o nelle case di reclusione. “Per le studentesse e gli studenti con disabilità, leggiamo nell’Ordinanza, in particolare, si segnala che la Commissione può deliberare (tenuto conto della gravità della disabilità) lo svolgimento di prove equipollenti in un numero maggiore di giorni, oltre all’assegnazione di tempi più lunghi per l’effettuazione delle prove scritte, anche sulla base della relazione del consiglio di classe, delle modalità di svolgimento delle prove durante l’anno scolastico”. L’esame di Stato si rappresenta un significativo momento della vita dei nostri giovani. Ne è convinto il Ministro Valditara. Un momento di fine e d’inizio, un momento di transizione importante e decisivo che incide profondamente nel vissuto di ognuno. “L’esame di Stato, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, è un momento importante nella vita di ogni studente. Si tratta di un passaggio simbolico fondamentale nel percorso di crescita di ciascuno, oltre a costituire il momento finale dell’intera esperienza scolastica, chiudendo un ciclo iniziato con la scuola primaria. L’esame di Stato non si limita a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze sviluppate dagli studenti ma ne valorizza il percorso formativo e la crescita personale. A tutte le studentesse e gli studenti che si preparano a questo importante momento – conclude il Ministro – voglio assicurare che ho ben presente le tante difficoltà che sono stati costretti ad affrontare negli ultimi anni a causa dell’epidemia. In virtù di questo, nella scelta delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame si terrà conto dell’eccezionalità del percorso scolastico affrontato nel triennio, valorizzando l’effettivo processo di apprendimento. Invito pertanto tutti gli studenti a vivere questo passaggio in maniera serena, consapevoli del loro impegno e degli sforzi fatti”.
elgr