La scuola dei talenti riconosce integralmente il servizio pre ruolo ed estende la carta dei docenti ai prof a tempo determinato
Soddisfatto il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: “Abbiamo risolto un contenzioso che durava da anni, ha dichiarato, garantendo i diritti del personale precario e salvaguardando l’integralità dell’importo della Carta del Docente”. Da oggi, finalmente, viene riconosciuto il servizio “pre-ruolo” ai fini della ricostruzione di carriera e viene esteso il beneficio di cinquecento euro della Carta del Docente agli insegnanti con contratti a tempo determinato. L’utilizzo della Carta interessa circa 83.000 supplenti annuali. Per garantire l’ampliamento della platea degli utenti, il finanziamento della Carta del Docente è stato incrementato di 10 milioni di euro.
A chiosa d’anno scolastico una bella notizia. E’ in via di pubblicazione il Decreto legge “salva-infrazioni”. In sostanza con questo decreto viene riconosciuto integralmente il servizio pre ruolo e, inoltre, si estende la Carta del Docente ai docenti con contratti a tempo determinato. Il Decreto è in fase di pubblicazione. E’ stato approvato il 7 giugno. Per diversi anni è stata diffusamente discussa la questione del servizio effettuato prima della immissione in ruolo, periodo che fino a ieri non veniva integralmente riconosciuto con la stessa modalità del servizio di ruolo. Vieni oggi preso in considerazione, dopo anni di contenzioso, ai fini della ricostruzione della carriera in eguale misura. Per servizio di pre-ruolo dobbiamo intendere il servizio prestato prima della nomina in ruolo per almeno 180 giorni o ininterrottamente dal 1 febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale o, in quanto riconoscibile, per la scuola dell’infanzia, fino al termine delle attività educative. Fino a ieri tale servizio, ai fini pensionistici, veniva valutato nel seguente modo: i primi 4 anni di servizio, riconosciti sia ai fini giuridici che ai fini economici. La parte eccedente i primi 4 anni veniva invece riconosciuta ai fini giuridici ed economici solo nella misura dei 2/3 mentre per 1/3 veniva riconosciuta ai soli fini economici. “La norma interviene sul Testo unico Istruzione, comunica il MIM, ponendo fine ad anni di contenzioso, affinché i servizi “pre-ruolo”, non integralmente considerati dalle norme vigenti, vengano riconosciuti per intero ai fini delle ricostruzioni di carriera. Il riconoscimento del servizio “pre-ruolo” verrà ora assicurato ai docenti, sia a fini giuridici che economici, già al momento della richiesta di ricostruzione di carriera e dopo aver superato il periodo di prova e ottenuto la conferma in ruolo. Per i docenti, la maggior spesa per la ricostruzione di carriera è stimata in 17,3 milioni di euro (calcolata sulla base degli immessi in ruolo nell’anno scolastico 2021/2022 pari a 45.457). Lo stesso intervento supera anche il problema del riconoscimento integrale, agli effetti giuridici ed economici, dell’anzianità maturata nei servizi prestati dal personale ATA nelle scuole e nelle istituzioni educative statali già in sede di prima applicazione della ricostruzione di carriera, con il conseguente inserimento immediato nella fascia stipendiale corrispondente. Per gli ATA, la maggior spesa per la ricostruzione di carriera è stimata in 4,5 milioni di euro (calcolata sulla base degli immessi in ruolo nell’anno scolastico 2021/2022 pari a 12.042)”.
L’altra bella notizia, invece, riguarda l’estensione del beneficio della Carta del Docente agli insegnanti con contratti a tempo determinato. Soltanto fino a qualche giorno fa la Carta Docente veniva concessa ai soli insegnanti di ruolo. La carta serviva e serve, ora per resa giustizia a una quantità maggiore di docenti, per l’aggiornamento professionale. Il valore della carta è di cinquecento euro, spendibile esclusivamente per acquistare libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o per iscriverti a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell’Istruzione. Oggi, viva Dio, la norma estende il beneficio dell’attribuzione della Carta del Docente, con importo invariato di 500 euro, anche agli insegnanti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile (fino al 31 agosto). L’utilizzo della Carta viene esteso a circa 83.000 supplenti annuali. Per garantire l’ampliamento della platea degli utenti, il finanziamento della Carta del Docente viene incrementato di 10 milioni di euro. Soddisfatto il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “Abbiamo risolto un contenzioso che durava da anni, ha dichiarato, garantendo i diritti del personale precario e salvaguardando l’integralità dell’importo della Carta del Docente”.
elgr