Di Antonella Citro “L’Osservatorio europeo del paesaggio ritiene che sia prioritario nell’agenda politica parlare di terremoto. Siamo nel territorio S12, prima fascia di altissimo rischio sismico, e come si fa a non pensare al terremoto vedendo ciò che è successo ad Amatrice e altrove?”, sono le parole di Angelo Paladino, Presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani sezione di Sala Consilina, che ha voluto convocare una conferenza stampa a Sala Consilina, sulle iniziative da intraprendere a difesa del paesaggio e dei centri abitati nelle zone ad alto rischio sismico come il Vallo di Diano in prospettiva delle prossime decisioni del governo. L’evento è scaturito a seguito del terribile sisma che ha colpito il centro Italia lo scorso 24 agosto. “Dobbiamo guardare non solo a quello che è successo ma prepararci perché i terremoti ritornano e lo abbiamo visto – continua Paladino – abbiamo avuto l’ultimo terremoto disastroso nel 1980 ma anche un altro di magnitudo superiore nel 1857 con migliaia di morti a Polla, ad Atena e in tutto il Vallo di Diano e zona della Lucania. Non possiamo stare con le mani in mano e oggi possiamo fare qualcosa. Sulla scorta dell’esperienza passata, dobbiamo cercare di difendere il paesaggio fatto di montagne, fiumi, fabbricati, centri storici e borghi e dobbiamo salvare la vita dei cittadini”. Paladino invita a fare una verifica delle strutture pubbliche per vedere in che condizioni si trovano le scuole, tribunali, caserme e i municipi. Poi suggerisce una verifica di tutti gli abitati per avere una mappa completa di queste zone ad alto rischio sismico, di come stanno i fabbricati, se sono adeguati o meno. “Nel 1980 abbiamo fatto la scheda A e B dei fabbricati danneggiati ma il 60% dei fabbricati non è stato toccato dal terremoto – afferma ancora Paladino – bisogna conoscere il territorio dal punto di vista idrogeologico, fare un’analisi del terreno e una verifica delle strutture perché Renzi sta predisponendo il Piano Casa Italia per la messa in sicurezza dei fabbricati nelle zone sismiche e non possiamo farci trovare impreparati. E faccio appello ai sindaci per mettere tutti in sicurezza”. È chiaro il richiamo al rilancio dell’economia e ai bonus fiscali per ristrutturare la propria casa e renderla antisismica. Alla conferenza, era presente pure il sindaco di Atena Lucana, Pasquale Iuzzolino: “I terremoti non sono un evento straordinario – ha detto – sappiamo che periodicamente accadono, noi ricadiamo nella fascia ad alto rischio e dobbiamo organizzarci. Ogni comune deve fare un fascicolo delle abitazioni presenti sul territorio così sappiamo dove intervenire. Ad Atena, in primis, abbiamo adeguato le scuole con scale antincendio e vie di fuga e abbiamo individuato le aree di raduno. Tuttavia è chiaro che a tutto questo va data una copertura finanziaria”. La proposta è di convocare altri incontri e fare un censimento nei centri storici.
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