GALZERANO EDITORE – Libri dal 1975 – 84040 Casalvelino Scalo (Sa) Comunicato stampa. Avendo seguito l’odierna puntata di Linea blu, condotta da Donatella Bianchi, appena trasmessa da Rai-1, dobbiamo far presente che la trasmissione non ha offerto una corretta informazione sulla struggente e mitica storia d’amore tra Palinuro e Camerota, che non è stata assolutamente scoperta dallo scrittore Niccolò Carmineo, che tra l’altro non è neanche cilentano! Ne parlò per la prima volta il marchese e letterato Bernardino Rota, signore di Trentinara e di Giungano, in Delle Rime del S. Bernardino Rota, un poema pubblicato nel 1572 dal tipografo Giuseppe Cacchy dell’Aquila, dedicando i versi al marchese Placido Sangro di Camerota. Fino a quel momento era conosciuta solo la vicenda narrata da Virgilio della morte di Palinuro a causa del sonno. Invece Bernardino Rota fa morire il nocchiero di Enea per amore e per passione della ninfa Camerota. Solo nel 1997 i versi latini di Rota vengono egregiamente tradotti da Giuseppe Liuccio, poeta cilentano di Trentinara – come Rota – e giornalista della Rai-Tv, nel volume Miti del Cilento, pubblicato dalla Galzerano Editore e da tempo esaurito. Da allora la leggenda viene diffusa sul territorio grazie alla vendita del libro e alle numerose presentazioni fatte nei vari paesi del Cilento All’argomento Liuccio dedica anche una sua canzone. Nulla di tutto questo è emerso nella trasmissione. Poiché la trasmissione era dedicata al Cilento, Donatella Bianchi avrebbe potuto chiedere a Giuseppe Liuccio o all’editore del libro di riferire la leggenda dell’amore di Palinuro per la bella ninfa Camerota, proprio perché i cilentani hanno – forse più degli altri – intelligenza e capacità per raccontare i miti e le leggende che riguardano la loro terra, senza dover ricorrere a narratori di seconda mano, pressappochisti lontani dal Cilento e che non conoscono l’animo e la cultura dei cilentani, proprio perché un poeta cilentano non sarebbe stato certamente invitato a raccontare leggende napoletane. La disinvoltura e il modo di fare della conduttrice, oltre a non valorizzare uomini e intelligenze del Cilento, offende gli operatori culturali cilentani -giornalisti, poeti, scrittori, editori – che lavorano con enormi sacrifici in terra cilentana, permettendo ad altri di impossessarsi di storie e leggende della nostra gente e della nostra terra e di riferirle senza la passionalità e la partecipazione che un cilentano – orgoglioso della sua terra e della sua cultura – ha. Purtroppo non è la prima volta che episodi del genere avvengono nel Cilento e per questo ci auguriamo che non succedano nel futuro. Giuseppe Galzerano Editore Per altre informazioni e notizie, telefonare a Galzerano Editore, tel. 0974.62028 o anche a Giuseppe Liuccio 360.800243.In allegato copertina del volume
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