Non per essere pessimisti, ma questa storia del virus, non finirà in tempi brevi, ma interesserà la nostra vita, per un periodo ancora più lungo, di quello che possiamo immaginare. Questa mia convinzione, nasce dal fatto che, dopo un anno, dall’inizio della pandemia, ogni giorno il bollettino scandisce cifre sempre impietose, sul numero dei contagiati e dei morti. Allora, rifletto e mi chiedo: se ancora non si è riusciti ad individuare un farmaco efficace, per neutralizzare le conseguenze del virus e si aspettano solo i vaccini per determinare uno stato di immunità individuale e collettiva, siamo poi proprio sicuri che questi vaccini, a lungo termine, a livello mondiale, possano produrre effetti così positivi, da bloccare definitivamente la diffusione del virus? È un interrogativo, al quale nessuno in questo momento sa dare una risposta, (nemmeno i virologi), perché le varianti del virus, sono in continua evoluzione, per cui si procede a tentoni, nella speranza che qualche scienziato faccia uscire dal cilindro delle sue ricerche, un farmaco specifico ed efficace per combattere il virus, a di là del vaccino, perché, in tal caso, ci sarebbero maggiori certezze sulla possibilità di poter sconfiggere in modo definitivo il Covid. La vita è fatta di sorprese, per cui la sorpresa di un farmaco salvifico, sarebbe il più bel regalo per l’umanità, dal momento che questo virus, la sta mettendo in pericolo, fin dentro la parte più profonda dell’anima delle persone, esposte al rischio costante di una incolpevole fine.
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