di Monica Acito
Come un sapiente pittore dal gusto impressionista, la neve ha deciso di omaggiare i piccoli borghi dell’entroterra con sbuffi di bianco e pennellate candide.
La tavolozza dei nostri paesi si è prestata ai suoi toni freddi e al suo respiro di cristallo, e in un attimo le valli si sono tinte di ghiaccio e le montagne di neve fresca. Silenzio intorno.
I bambini e i ragazzi hanno assaporato per qualche giorno il gusto di saltare le lezioni, prolungando di un po’ le ormai sepolte vacanze natalizie,perché si sa, quando la neve arriva a trovarci è come una festa paesana, una Sagra o forse una processione: la sensazione di trovarsi di fronte ad un evento speciale si espande a macchia d’olio. I bambini hanno insegnato ai “grandi” l’entusiasmo di un fiocco di neve, l’ardore di una camminata con le scarpe che affondano nella coltre gelida e la felicità di un pupazzo di neve, fatto rigorosamente col cappello e la sciarpa della propria squadra del cuore o con una carota al posto del naso. Anche tra gli “adulti” qualcuno si è emozionato, alzando gli occhi all’insù e osservando lo sciame bianco che discendeva per posarsi dolcemente sulla terra fredda: Ricordi d’infanzia, memorie infantili e nostalgia più pungente dei cristalli di ghiaccio, volti di persone ormai svanite come brina o rugiada mattutina, gesti antichi e sensazioni millenarie. La neve ha creato numerosi disagi per quanto riguarda la viabilità, problemi per lo spostamento, e ci ha relegati tutti ad una splendida o forse tragica immobilità. Immobilità o isolamento?
Gli abitanti delle campagne sono rimasti nelle proprie terre, tra il bianco e i cristalli, e proprio le campagne sono state il soggetto artistico preferito di quell’artista che è stata la neve: distese gelate, colori purissimi e boschi punteggiati di bianco. I paesini,spruzzati di candore, anche hanno respirato un attimo di pausa e immobilità dal tran tran quotidiano, dai collegamenti coi paesi vicini e dalla freneticità del lavoro. La neve si sta già sciogliendo, sui marciapiedi non rimane che un alone bianco sporco sbiadito, ma vi è un’unica certezza che alberga nella nostra ingenuità che abbiamo tentato più volte di rinnegare o nascondere:
Ogni volta che vedremo una pioggerellina bianca e fitta, ci emozioneremo sempre e ci sentiremo il cuore balzarci in gola.