Spesso mi chiedo come fanno molte persone ed in particolare i politici a non avere nessun “pudore” nei loro comportamenti vocali, perché sono capaci di dire tutto il contrario di quello che hanno sostenuto fino a qualche giorno prima. Indubbiamente si deve possedere una distorta capacità intellettiva a smentite se stessi, che va al di là di ogni ragionevole logica. Tutto ciò per me è l’espressione più evidente di una totale mancanza di “pudore,” che lascia nell’ immaginario delle persone che ascoltano questi virtuosi della menzogna, un senso di vergogna, per essere riusciti così bene, a sostenere tesi inconciliabili tra loro. L’ immagine di una persona corretta, si colora di una coerenza che non può essere mai messa in discussione, mentre l’immagine di chi non ha “pudore,” si imbruttisce di una patina di disgusto, perché degrada l’uomo a un disvalore davvero ripugnante. I politici, campioni assoluti per mancanza di “pudore,” se ne fanno quasi un titolo di merito, perché pensano in questo modo di ingannare le persone che li ascoltano. Questo in parte è vero, perché molte persone hanno la memoria corta e sono quasi contente di essere prese in giro da questi incantatori di serpenti, che si esibiscono quotidianamente nei loro spettacoli televisivi e sui social, solo per il loro tornaconto elettorale. La colpa in parte non è solo la loro, ma anche di chi continua a credere a questi saltimbanchi della parola, che hanno fatto della mancanza di “pudore” uno specchietto per le allodole, studiato e finalizzato ad infinocchiare le persone. È un tratto dei nostri tempi, che è assurto a simbolo di una comunicazione sociale, che influenza in modo negativo il comportamento delle persone, ne condiziona il pensiero e di conseguenza ne veicola il voto.
LA MANCANZA DI “PUDORE” È DIVENTATA PER I POLITICI UN TITOLO DI MERITO
