La mononucleosi infettiva è anche definita malattia del primo bacio perché Il virus che la causa può essere trasmesso attraverso la saliva, e quindi si può contrarre la malattia attraverso i baci. Ma la malattia può essere trasmessa anche tramite un colpo di tosse o uno starnuto oppure condividendo un bicchiere o le posate con una persona malata. Non è tuttavia contagiosa come altre infezioni molto diffuse, come ad esempio il raffreddore.
La causa della mononucleosi è il virus di Epstein-Barr, che appartiene alla famiglia degli Herpes Virus. Tra i segni e sintomi della mononucleosi si possono avere: affaticamento, malessere generalizzato, mal di gola, produzione biancastra sulle tonsille che ricorda le placche batteriche, febbre, linfonodi ingrossati nel collo e nelle ascelle, gonfiore delle tonsille, mal di testa, eruzione cutanea, ingrossamento della milza.
I segni e sintomi come la febbre e il mal di gola di solito scompaiono quasi completamente nel giro di due settimane, invece l’affaticamento e il gonfiore dei linfonodi e della milza possono durare anche per alcune settimane. Negli adulti le manifestazioni possono essere particolarmente prolungate e severe.
Le complicazioni della mononucleosi possono essere più gravi della malattia in sé.
Non esiste una terapia specifica per la mononucleosi infettiva, perché gli antibiotici non servono a nulla quando si tratta di combattere le infezioni virali. La terapia si basa invece soprattutto sul riposo a letto e sul reintegro dei liquidi persi. La maggior parte dei segni e dei sintomi scompare nel giro di alcune settimane, ma ci possono volere due o tre mesi prima di ritornare alla completa normalità. In teoria, più si rimane a riposo, più velocemente si guarisce. Ritornare alle normali attività con troppa fretta può far aumentare il rischio di ricadute.