Domenica 8 settembre la festa che rimanda ad altri tempi
C’è grande eccitazione intorno alla chiesa cattolica di Old Forge quando arriviamo per partecipare alla funzione religiosa in onore della Madonna di Costantinopoli.
L’aria è fresca ma il sole la rende frizzante. L’afflusso di grandi e piccoli fedeli verso la chiesa è continuo e ogni gruppo organizzato va ingrandendosi radunando i propri componenti prima di entrare: bambini, adolescenti, adulti e anziani… Ognuno sa già dove andare e quale ruolo svolgere.
La statua della Madonna è già stata sistemata sull’altare, i piu anziani hanno preso posto, l’organo crea l’atmosfera, i due celebranti sono in piedi in attesa di accogliere la processione che si è già composta all’ esterno.
I primi a percorrere il corridoio centrale sono i componenti della guardia d’onore. A seguire sono i piccoli con le mani giunte e gli occhi puntati avanti che cedono i più grandi fasciati nei loro costumi colorati.
Infine, entra la squadra che dovrà portare la statua a braccia per la processione che si svolgerà dopo la celebrazione della santa messa.
Gli occupanti delle ampie navate seguono composti la funzione attenti al sermone di uno dei due celebranti.
L’uscita dalla chiesa è ordinata e sulla strada, presidiata dalla polizia, si va componendo il corteo. Subito dopo la statua, c’è un carro addobbato di fiori e striscioni dove sono stati sistemati i più piccoli.
La processione si sviluppa per le strade di Old Forge. Sui marciapiedi sono usciti molti dei cittadini rimasti a casa.
La banda musicale non fa mancare il suo contributo sonora che richiama quelli che sono in casa.
Arrivati nella cappella eretta dall’associazione, la statua viene riposta sullo stallo abituale per consentire a quanti lo vorranno di rendere omaggio, per pregare o solo per appuntare sui nastrini una banconota come obolo.
Intanto, gli stand enogastronomici si popolano per assicurare il pasto della domenica…
La festa durerà fino alle 18:00.
Poi ognuno andrà a riflettere sul domani che attende senza dimenticare, però, che il benessere raggiunto dai componenti della comunità felittese di Old Forge affonda le radici su quei cunicoli che corrono per chilometri sotto la montagna che è lì a pochi passi.
L’evento che si ripete da 35 anni, in fondo, ha successo grazie a chi sa bene che questa è un’ancora che mette al sicuro la nave per non farla travolgere dai marosi della storia, non può essere disincagliata.