La libertà di pensiero è un sacrosanto diritto di tutti le persone. Ognuno perciò ha il diritto di esprimersi liberamente, per cui l’intolleranza verso il pensiero degli altri, non solo non è ammissibile, ma non è neppure giustificabile, per nessun motivo e per nessuna ragione.
Detto ciò, c’è da evidenziare però che non è neanche ammissibile stravolgere la realtà o meglio la dinamica dei fatti accaduti, perché ciò costituisce la negazione della verità e la vittoria della menzogna. Questa operazione si chiama mistificazione della realtà, che è qualcosa di diverso dalla libertà di pensiero.
Detto anche questo, passiamo ai fatti concreti. In Ucraina c’è stata l’invasione da parte della Russia, che ha iniziato una guerra, senza esclusioni di colpi, contro il popolo ucraino, per cui non si può mettere sullo stesso piano delle responsabilità la Russia che è, nei fatti, il soggetto aggressore, con l’Ucraina che è, nei fatti, la parte aggredita, come fanno alcuni commentatori sui canali televisivi e tutti I tifosi italiani di Putin sui social media. È vergognoso.
Siccome, anche in questa guerra, come in tutti gli avvenimenti di grosso rilievo, si formano sempre due fazioni e si contrappongono pure in un tifo anche acceso, dobbiamo ribadire che la guerra in Ucraina vede due posizioni diverse e contrapposte tra loro: la Russia che ha dichiarato guerra all’Ucraina e l’Ucraina che si difende dell’aggressione della Russia, per cui si devono scindere le due realtà, perché metterle insieme, sarebbe solo la negazione della verità, a favore di una chiara ed evidente menzogna.
Per concludere, in questa guerra si può fare liberamente il tifo per chi si vuole e quindi anche per la Russia, oppure non si può fare il tifo per nessuna delle due parti, ma non si può stravolgere una evidente realtà che vede solo la responsabilità della Russia, perché ha invaso e aggredito un libero Stato Sovrano.