L’ospedale San Luca di Vallo della Lucania è nato grazie all’idea di don Luca Petraglia – Rettore del Santuario del Monte Gelbison dal 1907 al 1946. La sua storia nasce sul Monte Gelbison, presso il Santuario del Sacro Monte. È nel lontano 1910 che il quarantenne don Luca (nato a Piaggine nel 1869) pensa per la prima volta di costruire un ospedale per i poveri del circondario.
Per far conoscere la propria idea, nel 1911 don Luca fonda il giornale “Charitas”.
Nell’editoriale di presentazione don Luca scrive: “Lettori, un’ardimentosa idea da anni mi riscalda il cuore e la mente. Questa idea è la fondazione di un Ospedale, in queste terre lucane, in beneficio degli infermi poveri. Io al trionfo, al compimento di quest’opera consacrerò la vita, le forze, tutto! Il Signore che legge nel fondo del cuore degli uomini conosce la rettitudine delle mie intenzioni. L’Ospedale che sembra un’utopia, diverrà in breve una palpitante realtà. Il cuore me lo dice, ed il cuore è profeta! […] L’ho sempre vagheggiata come un sogno lontano, non ignaro degli ostacoli e delle amare delusioni che incontrerò sul cammino. Quest’idea è la fondazione di un ospedale in queste terre lucane in beneficio degli infermi poveri, per alleviarne in qualche modo le amarezze della vita. L’impresa, lo so, è ardua, ma non del tutto irrealizzabile, poiché per le elargizioni di alcune persone generose fin da ora dispongo di una somma considerevole. E poi fo fidanza anche sul vostro aiuto, lettori carissimi. Da voi spero che non solo vogliate interessarvi di accogliere delle offerte, siano anche minime, per l’erezione dell’ospedale, ma farvene propagatori con gli amici, coi conoscenti e colle persone che in un modo qualunque potessero avvantaggiare l’opera”. E don Luca continuava con forti inviti: “Tutti sentono la mancanza di un ospedale nel nostro circondario, tutti debbono adoperarsi per raggiungere lo scopo”. “Cittadini della Lucania, non dormite: pensate che l’ospedale che dovrà sorgere un giorno potrà essere utile a tutti”…
A causa dello scoppio della Grande Guerra, i lavori per la costruzione dell’Ospedale vengono rinviati fino al 1928 e la struttura è pronta 10 anni dopo. Don Luca sceglie di chiamarla “Il Samaritano” e, con l’aiuto dell’avv. Gaetano Di Vietri, raccoglie fondi tra le famiglie agiate di Vallo della Lucania, di Castelnuovo Cilento, di Moio della Civitella, di Maratea e tra i vallesi emigrati. Don Luca Petraglia muore sul Sacro Monte l’8 giugno 1947, a seguito di un improvviso malore. Con il suo testamento, dispone la donazione della struttura al Vescovo e lascia anche indicazioni per la gestione amministrativa dell’Ospedale, da chiamarsi “San Luca” in onore del suo Santo. La sua opera viene continuata da don Alfredo Pinto e, alla sua morte, da don Pietro Gugliemotti. Sarà proprio quest’ultimo a porre le basi per il futuro sviluppo del presidio che vede la sua inaugurazione nel dicembre 1956.
Con decreto prefettizio del 1 gennaio 1957, l’Ente Ospedale Civile San Luca viene classificato infermeria per ammalati acuti con una capacità ricettiva di 50 posti letto. Il 9 giugno 1962, il San Luca è classificato come Ospedale di III categoria. Nel 1968 viene classificato come Ospedale Generale di Zona e nel novembre dello stesso anno viene dichiarato Ente Ospedaliero.
Con le Unità Sanitarie Locali, l’Ospedale perde la sua autonomia e confluisce nella USL n. 59 della Regione Campania e, successivamente, con la nuova riforma, nella ASL Salerno 3 e, infine, nell’Azienda Unica Provinciale di Salerno.
Ma nel corso degli anni, l’Ospedale e la sanità del Cilento ricevono riconoscimenti e gratificazioni (grazie soprattutto al lavoro del prof. Nicola Rinaldi, del dr. Nunzio Di Giacomo, del dr. Albino D’Ascoli, del dr. Ugo Valiante e del dr. Antonio Valiante).
Nel novembre 1989 su “Il Mattino” si legge “USL 59 – la prima in Italia”. Nel febbraio 1994 lo stesso quotidiano indica l’Ospedale San Luca come “Una struttura modello” – affermando che l’Ospedale San Luca è forse uno dei pochi esempi di efficienza organizzativa nel panorama sanitario campano. Il riconoscimento avviene con l’individuazione, da parte della Regione Campania, dell’Ospedale quale polo dell’emergenza di secondo livello, attrezzato per ogni evenienza e con strutture d’avanguardia. I mensili “Panorama” e “Famiglia Cristiana” dedicano articoli alla sanità di Vallo della Lucania, e “il Sole 24 ore” pone le strutture della sanità vallese tra le più efficienti.
La situazione odierna dell’Ospedale “San Luca” è completamente diversa e, per certi versi, disastrosa a causa della carenza di personale e di apparecchiature e a causa delle inadempienze dell’Asl Salerno. Cento anni fa, don Luca Petraglia, non avrebbe di certo immaginato un tale regresso.