La Giornata della Donna, scuola e politica rendono omaggio “all’altra metà del cielo”
Valditara: “..Dobbiamo garantire l’accesso equo a tutti i lavori pubblici e privati e rimuovere le barriere culturali, sociali e professionali che impediscono la parità. In questa giornata speciale, vogliamo rendere omaggio a tutte le donne che vivono, lavorano, soffrono, sognano e sperano in Italia e celebrare questa straordinaria ricorrenza con loro”. Mattarella: “..Occorre promuovere e lavorare per affermare il diritto internazionale, il multilateralismo, la collaborazione, il dialogo. Anche su questo fronte le donne sono preziose e determinate costruttrici di pace, di tolleranza, di amicizia, di equilibrio e di libertà. C’è un forte legame tra la libertà della donna e la speranza. Buon 8 marzo a tutte le donne, in Italia e nel mondo”.
Il Ministro Giuseppe Valditara, a mezzo un video, indirizzato alle donne e peculiarmente alla presenza femminile che opera nel mono della scuola, ha inteso rendere il suo personale omaggio. Questi i passaggi più salienti della sua comunicazione: “In occasione della Giornata Internazionale della Donna, vogliamo celebrare la forza e la determinazione delle donne in tutto il mondo. Nonostante la storia abbia onorato la donna come l’altra metà del cielo e come la fonte della vita, ancora oggi molte donne sono prive di libertà fondamentali in molti paesi. In alcuni casi, le donne sono ancora discriminate e negate il diritto all’istruzione, mentre in Italia molte donne non riescono a realizzare appieno il loro potenziale professionale. Ci sono anche donne separate che si prendono cura dei figli da sole, donne vittime di abusi, violenze, discriminazioni, e donne anziane o sole che sperimentano fragilità economica e sociale. Tuttavia, vogliamo anche celebrare le donne di successo che hanno dimostrato la loro forza e intelligenza, nonché la grande maggioranza delle donne che lavorano con generosità e passione, senza che sia dato loro credito per il loro lavoro quotidiano. Come società, dobbiamo fare di più per garantire la parità di genere e l’istruzione femminile, in particolare nel settore delle materie scientifiche e tecnologiche. Dobbiamo anche garantire l’accesso equo a tutti i lavori pubblici e privati e rimuovere le barriere culturali, sociali e professionali che impediscono la parità. In questa giornata speciale, vogliamo rendere omaggio a tutte le donne che vivono, lavorano, soffrono, sognano e sperano in Italia, e celebrare questa straordinaria ricorrenza con loro”.
Nel mentre il Ministro Valditara, col suo messaggio, spende parole di considerazione nei confronti della donna anche nell’ambito scolastico, al Quirinale, il Presidente Sergio Mattarella, nel corso della Celebrazione della Giornata Internazionale della donna, in presenza della premier Giorgia Meloni, dopo aver salutato i convenuti, compresa l’attivista iraniana Pegah Tashakkori e Frozan Nawabi, diplomatica e giurista afghana, dichiara: “La strada per il raggiungimento di una parità effettiva – costituita con pienezza da diritti e da opportunità – è ancora lunga e presenta tuttora difficoltà. Ma vi si aggiunge la certezza che questa strada va percorsa con il massimo di determinazione e di rapidità. Perché dalla condizione generale della donna, in ogni parte del mondo, dipende la qualità della vita e il futuro stesso di ogni società. Non può esservi vera libertà se non è condivisa dalle donne e dagli uomini. In questi decenni la Repubblica ha fatto enormi progressi. Abbiamo in carica la prima donna alla guida del Governo, una donna alla presidenza della Consulta, per la prima volta una donna a capo della magistratura. Ma certe mentalità sono ancora presenti. Occorre un impegno ulteriore delle istituzioni, della comunità civile, delle donne e degli uomini, insieme per rimuovere ostacoli, confutare pregiudizi, operando con azioni concrete, contrastando con forza le inaccettabili violenze e i femminicidi, che sono crimini gravissimi da sanzionare con il massimo di severità. Va detto no alla sopraffazione, ai conflitti, all’odio, alla violenza. Occorre promuovere e lavorare per affermare il diritto internazionale, il multilateralismo, la collaborazione, il dialogo. Anche su questo fronte le donne sono preziose e determinate costruttrici di pace, di tolleranza, di amicizia, di equilibrio e di libertà. C’è un forte legame tra la libertà della donna e la speranza. Buon 8 marzo a tutte le donne, in Italia e nel mondo”. Si è così concluso l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Diverse anche quest’anno le presenze. Si è distinta la premier Giorgia Meloni e diversi rappresentanti delle istituzioni. Presenti i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, la ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e quella del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone. Nel mondo, purtroppo, ancora oggi, malgrado le tappe di favore segnate negli ultimi decenni, tantissime donne sono destinatarie di atti di discriminazione e violenza soltanto per il loro genere. Non viene data alle donne, in diversi Paesi, la possibilità di studiare, non hanno accesso alla sanità e vengono negate loro opportunità lavorative. Capita, in alcuni Paesi, che vengono costrette a unirsi in matrimonio in età troppo giovane e persino che subiscono mutilazioni genitali. Serva la Giornata della donna per una seria e diffusa riflessione e un necessario cambiamento.
elgr