Di Giovanna Baldo A Giffoni Valle Piana, città del cinema, presso l’Antica Ramiera, complesso architettonico del XVIII secolo, esempio di recupero di “archeologia industriale”, sabato 14 maggio alle ore 17.30 c’è stato il Vernissage della mostra collettiva d’Arte Contemporanea ideata, curata e coordinata dalla cilentana, critica d’Arte Maria Pina Cirillo, nell’ambito delle celebrazioni dei 750 anni dalla nascita di Dante, che iniziate nel 2015 si protrarranno fino al 700° anniversario della morte, nel 2021. Trenta gli artisti, provenienti da Italia, Europa e Cina, che hanno raccolto l’invito a farsi ispirare dalle terzine del sommo Poeta. In trenta opere suddivise tra: pittura, fotografia e digital art, scultura e istallazioni; gli autori hanno espresso la personale visione contemporanea della poesia dantesca, rendendola attuale e viva. Il connubio tra poesia e arte è risultato interessante, in quanto senza i versi le opere sembrano poco attinenti ma è solo leggendo i versi apposti lateralmente, che si comprendono appieno le opere. L’arte Contemporanea è poco apprezzata perché risulta difficile alla fruizione, rispetto all’arte figurativa in genere, siccome non abbiamo a disposizione gli strumenti per decifrarla. In questo caso però poesia dantesca e arte contemporanea, complicate separatamente, unite si sono semplificate e valorizzate. Artisti partecipanti: Filippa Abbate, Tatiana Angelotti, Rosa Avallone, Elisa Bono, Raffaele Bortone, Enrico Carniani, Antonella Carucci, Raffaela Cerino, Nicola Cirillo, Cobàs, Diep, Cinzia Fabbri, Mario Francese, Donatella Gabrielli, Ignazio Galdi, Marco Garuzzo, Hu Huiming, Ida Mainenti, Natalia Elena Massi, Monica Michelotti, Adele Natali, Park Seung Wan, Patrizia Pianini, Suzanne Robinson, Rovì, Raffaela Russo, Raffaele Russo, Daniela Spaggiari, Loredana Spirineo, Norberto Tedesco. Alla serata sono intervenuti: Mario Ferrara, coordinatore della Fondazione Giffoni, che costituita di recente ha l’obiettivo di difendere, valorizzare e comprendere il cinema e gli audiovisivi attraverso la gestione della cineteca regionale; con un escursus sul cinema muto, ha illustrato alcuni brevi fotogrammi di due film, uno del 1911 e l’altro del 1925 sulla Divina Commedia; Giulia Troisi, vicepresidente dell’associazione “Angelo Azzurro” ha spiegato che la mostra s’inserisce nel progetto artistico dell’associazione per la valorizzazione del patrimonio artistico locale “I luoghi dell’arte per l’Arte e la Cultura”. Pina Basile, Presidente della sezione di Salerno della società “Dante Alighieri”, fondata nel 1889 da Giosuè Carducci, con 423 comitati in tutto il mondo, la cui mission è tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria, alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana; si è soffermata sul momento successivo all’unità d’Italia, quando si andò anche verso l’unità linguistica con il volgare fiorentino. Due poeti del tempo temendo di perdere la lingua materna decisero di tradurre la commedia dantesca, uno in dialetto veneziano Giuseppe Cappelli, l’altro in dialetto calabrese Salvatore Scervini. Giuseppe Cirillo, Docente ordinario di Storia moderna, all’Università Federico II di Napoli, ha analizzato attraverso l’opera politica la “ Monarchia” la fortuna di Dante dal medioevo fino all’epoca di Napoleone Bonaparte, utilizzando il mito-utopia di Astrea, dea della giustizia, dell’età dell’oro. Ha garbatamente coordinato l’evento Milva Carrozza giornalista. Inoltre nel corso del Vernissage è stato presentato agli astanti per la gioia di grandi e piccini, dal Teatro di burattini di Giò Ferraiolo, in anteprima nazionale il Musical in atto unico “Pulcinella nell’inferno di Dante” con sceneggiatura di Giò Ferraiolo, musiche di Michelangelo Maio, ideazione e consulenza culturale di Maria Pina Cirillo. La mostra resterà aperta dal 14/28 maggio 2016, tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. Info: 335 6020801
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