Di Bartolo Scandizzo Il fratello di Angelo Vassallo, Dario, e il successore alla presidenza della Comunità del Parco del Cilento Diano e Alburni, Salvatore Iannuzzi, si confrontano in due interviste concesse a radio Alfa. Dario non perde occasione per denunciare l’indifferenza e lo scollamento di un territorio che non riesce proprio a darsi un’identità: “E’ un territorio ormai perso, in 24 ore ci sono 30 incendi e pochi prendono posizione … se a chi sta a Contursi ad esempio non interessa l’incendio a Camerota… vuol dire che non abbiamo capito niente …” Il “fratello” addebita alla classe politica tanti mali come “strada come la Cilentana è interrotta da 3 anni … significa che il territorio è perso, se la politica non si è mai domandata perché hanno ucciso un sindaco … significa che il territorio è perso, se oggi le frazioni del comune di Camerota non hanno acqua …” Su questo, però, tutto si può dire, eccetto che la “politica” non si è interrogata sul perché dell’omicidio Vassallo. Sono mancate le risposte, sì! Sia quelle giudiziarie sia quelle fattuali … Infine, Dario incolpa il territorio, cioè tutti noi, che non si è interrogato sui perché di “27 suicidi negli ultimi anni”. Poi rincara la dose affermando che ”La politica è quasi uguale a zero. Qualcuno si salva ma gli altri fanno parte di uno schieramento politico che alla gente non serve a nulla …” sarebbe interessanti capire chi sono i pochi che, a suo giudizio, si salvano. Potrebbe, così, darci la possibilità di confrontare le sue certezze con le intuizioni di ciascuno di noi e capire quasi tutto, come lo ha capito lui in questi 6 anni. Poi annuncia che la “La Festa della Speranza non tornerà mai più nel Cilento!” infatti sarà la città Peschici, in provincia di Foggia, nel cuore del Parco del Gargano, ad ospitare quest’anno la “Festa della Speranza” il prossimo 5 settembre. In Puglia, probabilmente, ha trovato quello che cercava in termini di concretezza e di trasparenza della classe politica. Chiamato in causa quale successore di Angelo Vassallo alla carica di presidente della Comunità del Parco, Salvatore Iannuzzi, sindaco di Valle dell’Angelo, si dice “dispiaciuto per le parole di Dario”. Il presidente della Comunità del Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano-Alburni, sentito da radio Alfa a proposito delle dichiarazioni del presidente della Fondazione Vassallo, Dario, “non nega le grosse e profonde difficoltà che il territorio vive e la sua disgregazione istituzionale nell’affrontare i problemi, ma il presidente della Comunità del Parco, successore proprio di Angelo Vassallo, spiega che il Parco ha iniziato una inversione di rotta”. Iannuzzi è un politico di lungo corso, più volte sindaco, consigliere provinciale e professionista che vive ed opera in questo territorio. avrebbe avuto ed ha molti argomenti per controbattere le affermazioni di Dario Vassallo. Infatti, il territorio dato per perso, è una realtà che qualche certezze e molte contraddizioni. Esse sono tutte racchiuse nella sola e grande opportunità creata alla fine del 2° millennio: il Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni. Luci ed ombre che, molto spesso sono due facce della stessa medaglia che, troppo spesso, viene lanciata in aria e agguantata da chiunque senza farla arrivare nemmeno a terra per capire quale faccia è esposta allo sguardo di critici e detrattori. Proprio chi ha più responsabilità dovrebbe fare attenzione ad accomunare in un unico fascio giudizi e pregiudizi e bruciarli sul “rogo” dei luoghi comuni. La fatica di discernere, anche commettendo degli errori, è più complicata ma almeno lascia intatta la speranza in un futuro migliore. Quel futuro che Dario Vassallo si è negato, prima a se stesso, poi alla sua fondazione e perfino alla memoria di suo fratello. Proprio quell’Angelo Vassallo che in tanti abbiamo conosciuto come uomo determinato ad andare avanti guardando facendo il possibile senza rinunciare alla visione e al sogno di realizzare l’impossibile.
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