“16 Novembre 2010”, Nairobi, Kenia, una tappa fondamentale nella Storia della Dieta Mediterranea, in quanto essa viene dichiarata dall’UNESCO, Patrimonio Immateriale Culturale dell’Umanità e il CILENTO quale territorio di attribuzione di questo riconoscimento, insieme ad altre tre Comunità Emblematiche del Mediterraneo: Soria (Spagna), Chefchaouen (Marocco), Koroni (Grecia) e alle quali, da un paio d’anni si sono aggiuntele Comunità di Agros (Cipro), Brac᷃ e Hvar (Croazia), Tavira (Portogallo). Per il raggiungimento di questo obiettivo si è percorso un iter lungo e costellato di difficoltà. Le istituzioni pubbliche localieuomini politici hanno combattuto molto per questo, ma c’è stato un momento che sembrava tutto fosse andato perduto. Improvvisamente nel Gennaio del 2010, in quegli anni ero segreteria dell’Associazione per la Dieta Mediterranea Ancel Keys Pioppi, vengo contattata telefonicamente e via email, dal Ministero dell’Agricoltura con la calorosa richiesta di preparare una serie di documenti in grado di provare, di certificare la presenza di Ancel e Margaret Keys e dei loro studi a Pioppi e nel Cilento. Come Associazione, avendone chiaramente la possibilità, ci siamo immediatamente messi al lavoro e in breve tempo abbiamo preparato una ricchissima documentazione, accompagnata da due lettere di sostegno, una del Professore Jeremiah Stamler, amico e collaboratore di Ancel Keys, anche lui residente a Pioppi dal 1967, e l’altra del dott. Alessandro Notaro, Presidente dell’Associazione Dieta Mediterranea di Pioppi, anche lui amico di Ancel Keys e suo medico personale. Con l’aiuto di questo ricco dossier, presentato sul tavolo delle trattative di Parigi, la Dieta Mediterranea è divenuta Patrimonio Culturale dell’Umanità e il Cilento suo territorio simbolo. Ma senz’altro, per tutto questo, dobbiamo essere grati ai due grandi ricercatori, Ancel e Margaret Keys, che hanno scelto di vivere qui nel Cilento, costruendo la loro casa a Pioppi e vivendoci per quasi quarant’anni. Senza di loro indubbiamente non saremmo qui a parlare di Dieta Mediterranea, il Prof. Ancel Keys per primo ha sviluppato il concetto di Dieta Mediterranea legata alla salute, per primo ha associato lo stile di vita e di alimentazione delle popolazioni mediterranee alla buona salute e alla longevità. Vorrei in conclusione ricordare che la Dieta Mediterranea non è uno specifico programma dietetico ma un insieme di abitudini alimentari e stili di vita. La parola Dieta ( dal greco diaita, modo di vivere, stile di vita) non impone restrizioni o significa divieto, ma deve essere intesa come una sana abitudine alimentare, che come tutte le buone abitudini deve entrare a far parte integrante della nostra vita quotidiana. La Dieta Mediterranea si caratterizza per un’alimentazione composta da cibi naturali, per lo più allo stato fresco: elevato consumo di frutta fresca e verdure, frutta secca e cereali preferibilmente integrali, basso consumo di latticini e carni rosse, consumo medio alto di pesce, di acidi grassicontenuti nell’olio extravergine di oliva, poco alcol e vino consumato conmoderazione durante i pasti. Naturalmente ricordiamoci sempre di usare poco sale e pochi zuccheri, e di porre attenzione all’eccessivo introito delle calorie.
Trending
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025
- Modelli internazionali per combattere lo spopolamento delle zone interne del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni
- 30 milioni alle scuole carcerarie, un emendamento alla Legge di Bilancio di Italia Viva
- Premio letterario “Crescere con le favole”, al via la 2° Edizione
- CGIL e UIL, sciopero generale per cambiare la manovra di bilancio
- 335 milioni per le palestre, una nuova cospicua ondata di denaro da destinare alla scuola
- Oggi, alla Camera, la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin. Presente Valditara.
- “Il ragazzo dai pantaloni rosa” fra polemiche e ammonimenti