Non so a voi, ma a me la continua e ossessiva pubblicità durante i programmi della RAI non solo mi infastidisce, ma addirittura mi indigna. Capisco le televisioni private che devono sempre abbondare di pubblicità, durante la loro programmazione, perché vivono unicamente di quella ed è giusto che interrompano spesso le loro trasmissioni, per presentare la pubblicità di prodotti da cui traggono i soldi per poter stare sul mercato televisivo. Ma con la RAI è diverso, perché la RAI incassa per il canone la cifra di un miliardo e settecento milioni di euro ogni anno, per cui noi abbiamo il diritto di poter assistere a dei programmi dove la pubblicità non debba avere una continua e fastidiosa presenza, durante le trasmissioni che vediamo. La RAI potrebbe risparmiare molti soldi non invitando nelle sue trasmissioni una marea di opinionisti di scarso valore, (molto ben pagati) ed evitando di investire inutilmente delle preziose risorse economiche per allestire programmi insulsi e poco attrattivi. In questo modo potrebbe avere bisogno di meno soldi dalla pubblicità e di conseguenza potrebbe rendere più godibile alle persone tutte quelle trasmissioni che suscitano il loro interesse. Ma ciò non avviene, anche perché la RAI è il carrozzone della politica italiana, dove tutti i partiti hanno la necessità di inserire persone a loro gradite, per poter soddisfare le aspettative di tutti coloro che fanno parte del loro cerchio magico e che devono essere gratificati con continue presenze televisive, ben remunerate.
Trending
- Scuola, 267 milioni per tutor e orientatori
- Vallo della Lucania, Teatro “Leo de Berardinis”: “Il calamaro gigante” con una straordinaria Angela Finocchiaro
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025