Un giorno di unione e gioia quello che ha caratterizzato l’ottantesimo compleanno della Chiesa della Madonna del Carmine in loc Cafasso. Presenti alla cerimonia anche il Sindaco Franco Palumbo e parte della giunta e del consiglio comunale. Il clima giusto e l’ottimo connubio con il sentimento di profonda coesione tra i fedeli, disegnano una cartolina che rimarrà indelebile nei ricordi dei presenti. Durante il cerimoniale ha parecchio colpito il discorso del parroco Johnny Kaitharath nel quale, parlando di come la Chiesa sia in questo periodo storico disertata soprattutto dai più giovani, ha fatto una piccola ramanzina ai genitori i quali hanno lasciato che i loro pargoli si disinteressassero all’evento. Ha spiegato Don Johnny Kaitharath che la Chiesa è una struttura spirituale interna che va costruita fin da piccoli e i genitori sono gli architetti e i manovali di questo progetto. Un buon consiglio per i posteri affinché questi ottant’anni di fedeltà alla chiesa possano ripetersi in futuro. L’affissione della targa è l’inchino che questa piccola borgata volge alla storia. Ottant’anni nei quali di generazione in generazione si sono condivisi i ricordi e emozioni. Tra chi più giovane, meno coinvolto nel cerimoniale, suscitava comunque tra i decani la nostalgia di quel tempo che è passato in questi ottanta anni. E quei ragazzini, che un tempo scorazzavano come tanti Gian Burrasca, ora sono nonni che rincorrono i propri nipotini.
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