14 Luglio 2024 – XV Domenica del Tempo Ordinario –
Il passo odierno del Vangelo di Marco ci racconta la chiamata degli Apostoli alla missione, ad essere portatori del messaggio ricevuto da Gesù, scacciare i demoni e guarire gli infermi, e ci descrive le modalità dell’annuncio, caratterizzato solo dall’essenzialità.
I discepoli dovevano mettersi in cammino muniti solo di quanto serviva a spostarsi speditamente. Un solo bastone, nessuna scorta di viveri e di denaro. Non dovevano basare l’annuncio sulla bella presenza o sulla facilità di parola. Dovevano andare a due, pronti ad aiutare, ad amare, ad accogliere il compagno di missione.
Camminare insieme ad un altro infatti infonde sempre fiducia, incoraggia reciprocamente, allevia la fatica, apre al dialogo e al confronto.
Dovevano essere testimoni credibili attraverso la vita, l’esempio e non esecutori di un ordine. La Parola non doveva essere imposta ma proposta e non dovevano insistere se trovavano opposizione; restare nelle case che li accoglievano bene.
Gesù avverte infatti gli Apostoli che possono essere accolti ma anche rifiutati. In questo caso il rifiuto non deve impedire la continuità dell’essere insieme missione per le vie del mondo. Preparati anche all’insuccesso devono trovare forza e coraggio e non arrendersi, scuotere in questo caso la polvere dei piedi e proseguire il cammino.
Durante la lettura e la spiegazione del passo ci accorgiamo che questa pagina del Vangelo è rivolta anche a tutti noi.
Gesù ci chiama, ci mette in viaggio, ci affida il compito di portare a tutti l’annuncio del suo amore e della salvezza in Lui. E’ il mandato per noi cristiani a parlare di Dio, aiutando gli altri a scoprire questa presenza nella loro vita, nel quotidiano, nella famiglia.
Il messaggio cristiano arriva a segno però solo se il predicatore vive, lui per primo, in conformità con ciò che predica.
L’evangelizzazione non deve lasciare spazio a individualismi e a protagonismi. E’ un’esperienza che si basa proprio sulla condivisione, sull’operare insieme. Andare in coppia è testimonianza di comunione fraterna anche perché annunciare l’amore e la pace nessuno può pretendere di farlo da solo.
Riflettiamo! E non valutiamo mai solo in termini numerici i risultati che riusciamo ad ottenere!
Oggi è un giorno di festa per Cannalonga. Trenta ragazzi della nostra comunità riceveranno il sacramento della Cresima. Saranno arricchiti di una forza speciale per diffondere e difendere la fede di fronte alle altre persone, come veri testimoni di Dio, con la parola e con le azioni. Gesù ha bisogno dei giovani, li chiama a seguirlo e a essere missionari nel mondo. Li vuole coraggiosi, leali, semplici come ci dice il Vangelo odierno, aperti soprattutto ad una straordinaria avventura di incontro e di conoscenza con Lui, esperienza che riempie di gioia e di senso sempre la vita.
Auguri ai nostri ragazzi! Buona domenica in famiglia.