Venerdì 18 giugno scorso Capaccio Paestum, la città dei Templi, ha ospitato due importanti manifestazioni culturali: alle ore 18, in piazza Santini, è stata riaperta la rinnovata Biblioteca comunale intitolata ad Erica Fraiese. La giornata voluta dall’amministrazione Alfieri per dare risalto alla venatura culturale del suo agire si è conclusa nell’area archeologica di Paestum con gli interventi dei cinque finalisti del Premio Strega 2021.
La biblioteca fu intitolata ad Erica dall’amministrazione guidata da Pasquale Marino a seguito della prematura scomparsa della giovanissima amante della scrittura e lettura figlia di Anna e Lorenzo Fraiese.
Chi la conobbe da bambina e poi da ragazza non potrà mai dimenticare la sua voglia di vivere in modo pieno la vita che e sgorgava da tutti i pori: amava lo sport e le piaceva scrivere poesie …
Con il taglio del nastro Franco Alfieri riconsegna alla città e a quanti hanno voglia di leggere una struttura al passo con i tempi e un’occasione fondamentale per dare un segno di civiltà in una città che, troppo spesso, dimentica il suo ruolo unico nel panorama mondiale.
È stata pensata come uno spazio continuo per la conservazione dei volumi e per la lettura, sono stati ampliati gli spazi destinati alla biblioteca e rifatta sala per riunioni pubbliche, una funzione che ha mantenuto anche quando i libri scomparirono dall’orizzonte che di biblioteca conservò solo il nome.
All’interno della biblioteca, il 3 luglio, sarà inaugurato uno spazio espositivo che accoglierà le opere in ceramica di svariati artisti che accorsero a Paestum su invito di Sergio Vecchio per un evento a Villa Salati.
Avremo modo parlare ancora della biblioteca “Erica” …
In serata poi, all’interno dell’area archeologica di Paestum, il Premio Strega ha fatto tappa con i suoi cinque finalisti Emanuele Trevi con “Due Vite” (Neri Pozza), Edith Bruck con “Il pane perduto” (La Nave di Teseo)
Donatella Di Pietrantonio con “Borgo sud” (Einaudi), Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani), Andrea Bajani con “Il libro delle case” (Feltrinelli).
Anna Maria Vitale, con grazia, presenza di spirito e competenza, ha introdotto la serata di presentazione dei sono i cinque finalisti dell’edizione 2021. Dopo i saluti del sindaco, Alfieri, e del consigliere di amministrazione del Parco archeologico di Paestum e Velia, Alfonso Andria, è intervenuto Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci che ha confermato la volontà di dare seguito più strutturato alla collaborazione tra “Il premio Strega” e la Città dei templi.
A “condurre” gli autori nella maratona di interventi legandoli a parole chiave che hanno retto agli strappi imposti dal tempo per passare da un interlocutore all’altro è stata Laura Pugno, dirigente culturale del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Una competenza e una grazia mai separata dalla sicurezza di conoscere a fondo sia i libri sia gli autori ha reso fluida una serata che ha visto l’ampia seduta allestisca nell’area archeologica.
“Capaccio Paestum ha ottenuto per il biennio 2020-2021 il riconoscimento di “Città che legge” e ha all’attivo una convenzione con la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci per ospitare tappe del Premio Strega – dichiara l’assessore alla Cultura, Maria Antonietta Di Filippo – Anche quest’anno abbiamo voluto ospitare la cinquina dei finalisti del prestigioso riconoscimento, organizzando una serata ad hoc nello straordinario scenario del Parco archeologico di Paestum. Insieme a tutto quanto stiamo mettendo in campo in ambito culturale, a iniziare dalla nuova biblioteca comunale, ci sembra un ulteriore modo per promuovere la lettura”.
Il verdetto finale della 75^ edizione del “Premio Strega” 2021 è atteso per l’8 luglio e sarà, ancora una volta, un Museo, quello Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, la cornice dentro la quale la modernità potrà mettersi in mostra agli occhi del mondo.
Gina Chiacchiaro