di V.G.
Direttore si parla troppo di banche ultimamente?
Nelle ultime settimane i principali organi di stampa stanno lanciando allarmi sul sistema bancario italiano, alimentando timori del tutto infondati. Le 4 banche di cui si parla rappresentano solo l’1% del sistema bancario italiano. Le BCC ne rappresentano il 14%.
Dal 1° gennaio sono entrate in vigore nuove regole sulla gestione dei costi dei salvataggi delle banche, che limitano la possibilità di interventi di denaro pubblico.
Il sistema bancario italiano è solido, anche se non mancano casi isolati di banche in difficoltà, soprattutto dove non è stato rispettato il metodo della sana e prudente gestione.
E la BCC di Aquara come si pone?
Per questo voglio chiarire che la nostra Banca è veramente solida. I nostri Soci e Clienti hanno a disposizione indicatori chiari ed evidenti a garanzia della solidità. E l’anno 2015 si è chiuso con una ulteriore crescita, come si evince dalle tabelle allegate.
Siamo una “banca sana” e questo ci consente di contribuire allo sviluppo ed al sostegno del territorio in cui operiamo, al fianco delle imprese e delle famiglie.
Le BCC in Italia si confermano un sistema solido e ben patrimonializzato, con un coefficiente patrimoniale medio pari al 16,2% . In Italia ci sono circa 370 BCC e tra queste le situazioni di difficoltà si contano sulle dita di una mano.
La riforma o autoriforma probabilmente renderà più sicuro tutto il sistema, se il Governo ascolterà le indicazioni di Federcasse.
Cosa conterrà la riforma?
In essa dovrebbe esserci il concetto che saranno concessi limiti di autonomia crescente alle banche meglio gestite e noi, posso anticipare con certezza, saremo tra queste.
In circa 40 anni di attività della Banca abbiamo costruito solidità, fiducia, capitale ed abbiamo aiutato l’economia reale delle nostre piccole comunità. Non abbiamo puntato a fare finanza ma abbiamo creato occupazione e reddito.
Per fare ulteriore chiarezza sulla solidità della nostra Banca bastano due indicatori.
Il nostro CET 1 ratio è pari al 18,5% al 30.09.15. Questo indicatore rapporta il patrimonio della banca alle attività bancarie ponderate per il rischio ed è ben superiore alla media del sistema delle BCC (16,2%) e addirittura 6 punti superiore alla media del sistema bancario italiano (media 12,1%).
Inoltre il nostro Patrimonio supera i 28 mln di euro, pari al 20% degli impieghi alla clientela. La nostra storia è fatta finora di 38 bilanci di esercizio tutti chiusi positivamente.
La nostra Banca non ha mai emesso e mai emetterà obbligazioni subordinate. Questo perché non solo per noi non è eticamente plausibile ma perché la nostra Banca non né ha mai avuto bisogno in quanto detiene da sempre riserve di utili ampiamente superiori al minimo richiesto. Allo stato, non abbiamo in essere nemmeno obbligazioni ordinarie.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla BCC di Aquara nel 2016?
Sicuramente un altro bilancio all’insegna della crescita e della ulteriore solidità. Ci sono tutti i presupposti. Inoltre ci piacerebbe concludere il percorso già avviato da lungo tempo per la fusione con la BCC Monte Pruno di Roscigno. Non mi dispiacerebbe se il 2016 ci portasse anche una fusione con la BCC di Capaccio. E’ una scelta logica nonchè uno sbocco naturale per entrambe le BCC in quanto operiamo su un territorio abbastanza simile e potremmo creare sinergie importanti nonché liberare alcuni sportelli dove abbiamo una co-presenza per trasferirli in Comuni non serviti da noi. Non è più tempo di sterili campanilismi!