di Bartolo Scandizzo Puntuale, come sempre, con la fine della “stagione” estiva, il mese di settembre, si risvegliano gli “istinti” disfattisti della”classe” politica capaccese. Infatti, i rumors raccontano di un “chiarimento” imminente tra sindaco, giunta e maggioranza. Si tratta di un linguaggio che dice tutto e niente. addirittura si parla di un azzeramento delle giunta con assessori disposti a cedere il passo lasciando campo libero a nuovi ingressi in grado di rendere più pregnante il rapporto tra i tre soggetti che hanno la responsabilità di del governo della “Città dei templi”. Ovviamente, anche l’opposizione è tenuto a contribuire con la propria azione a migliorare la qualità della vita della città che amministra con denunce, richiesta di chiarimenti e sollecitazioni a fare meglio. E’ lampante, però, che la maggiore responsabilità tocca al sindaco e alla sua maggioranza. Maggioranza, per la verità, composita; dove coesistono espressioni e sensibilità provenienti da ogni angolo del territorio e da ogni residuo movimento politico che è stato e che, molto spesso, viene richiamato più come un orpello che come un riferimento concreto. Ecco perché sarebbe interessante capire su quali basi o quali fatti specifici la solidarietà tra Maggioranza, giunta e sindaco è stata scossa da un corto circuito. Già in passato Voza ha dovuto ricorrere a modi duri per riportare i consiglieri a miti consigli. IL ventilato azzeramento della giunta è anch’esso un “alzare la voce” per far intendere che è giunto il momento di scoprire i giochi sotto banco. Chi ha tentato di depotenziare l’autorità degli assessori e, di conseguenza, il sindaco, dovrà venire allo scoperto oppure ritirare la mano con cui ha scagliato la pietra nello stagno di fine estate. Dopotutto, Voza e la su giunta ha all’attivo importanti opere di cui il paese aveva bisogno. Altre sono in attesa di essere messe in cantiere. Come si può pensare di azzerare l’intera giunta (che comunque non è rimasta immutata dal suo primo insediamento) e sentirsi sicuri che i lavori e le iniziative potranno proseguire senza rallentamenti. C’è da sperare che non sia un manovra con la quale chi l’ha promossa, non voglia colpire qualcuno in particolare senza avere il coraggio di indicarlo esplicitamente … ma questo lo vedremo presto …
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