#iorestoacasa? Sì, ma non tutte le categorie di lavoratori possono urlare a gran voce questo slogan.
Panettieri, commessi, gestori di negozi di alimentari e anche tabaccai a casa non possono rimanere, perché sulle loro spalle vi è il peso degli ultimi scampoli dell’economia italiana.
Senza aprire la parentesi di medici, infermieri, farmacisti e personale sanitario, a cui va il nostro più sentito grazie e l’eterna riconoscenza di noi tutti, oggi ci occuperemo di una figura “oscura” e poco conosciuta dai più: quella dei tabaccai.
Le tabaccherie, in seguito al dpcm, rimangono e rimarranno aperte. Non sono mancate le critiche di coloro che hanno osservato che è assurdo permettere che la gente continui a fumare nonostante una pandemia capace di compromettere proprio il sistema respiratorio.
Come glielo vai a spiegare un vizio, alle persone?
Pandemia o no, chi prima fumava non potrà di certo smettere di sana pianta. Certo, sarebbe meglio non iniziare proprio oppure fare una scelta ponderata proprio ora, visti i tempi che corrono, ma la quarantena è difficile per tutti, e un fumatore rischia, a maggior ragione, di impazzire in una casa senza sigarette.
Abbiamo tutti bisogno dei nostri palliativi per continuare a vivere, per affrontare nel migliori dei modi una situazione difficile e invalidante dal punto di visto fisico e psicologico, e non è il caso di giudicarci, gli uni con gli altri, proprio ora che ci troviamo in una condizione di debolezza estrema.
I tabaccai quindi non sono diventati, all’improvviso, spacciatori di morte: rimangono ciò che sono sempre stati. Niente di più, niente di meno.
Sono lavoratori come tutti gli altri, con tutte le incombenze e i sacrifici del caso.
Le tabaccherie, per poter esercitare la loro attività, usufruiscono di una concessione amministrativa concessa dai Monopoli di Stato. Quello che vi sembra soltanto un semplice tabacco, è in realtà un funzionario pubblico rappresentante dello Stato, a tutti gli effetti.
E poi non dimentichiamo che in tabaccheria non si possono trovare soltanto sigarette, ma anche altre cose che sono più che necessarie alla vita quotidiana.
Riuscireste a immaginare la vostra vita senza ricariche telefoniche o ricariche Postepay, per poter spedire soldi ai vostri figli lontani al Nord?
Senza una tabaccheria aperta, sarebbe impossibile continuare a svolgere le più semplici attività di tutti i giorni: stampare autocertificazioni, pagare bollette, stampare materiale didattico per i vostri figli, comprare sale, cancelleria, Amuchina e anche materiale sanitario, fare fotocopie.
Alcuni vendono anche shampoo, bagnoschiuma e detersivi.
Rinnoviamo quindi il nostro grazie a tutte le categorie di lavoratori, in corsia e non, che ogni giorno rischiano la vita per poterci garantire una quotidianità il più possibile vicina alla vita normale che abbiamo sempre conosciuto.
Monica Acito