Assessore Gennaro D’Angelo si presenti ai nostri lettori.
Da qualche tempo ho superato la quarantina. Ho fatto diverse esperienze di lavoro. Dopo un primo impiego nell’ENAIP, ho lavorato presso l’ufficio stampa di una società di gruppo Ente Nazionale Cellulosa e Carta con sede in Roma. Dal 1985 sono responsabile del centro studi e iniziative per il Mezzogiorno “Aldo Moro” dell’ENCC con sede in Eboli. Collaboro a giornali e riviste del Mezzogiorno.
Faccia adesso brevemente una presentazione del suo assessorato e di quello che ha realizzato durante il suo mandato.
L’assessorato alla cultura deve produrre stimoli per favorire la crescita della società. A tale scopo sono state programmate e realizzate una serie di attività promozionali, convegnistiche e di studio. Elenco quelle più importanti: un corso di medicina preventiva per le scuole elementari eseguito da un’equipe di giovani medici coordinati dalla dottoressa Sinforosa Ricco; una mostra documentaria ed un convegno sul Risorgimento cilentano; la presentazione di un libro di Angelo Pesce sullo sbarco degli alleati a Paestum; un piano culturale che il nostro comune, per la prima volta, dal 1993 presenta attualmente alla Regione; il primo ha ottenuto un contributo di cinque milioni per la pubblicazione di uno studio e la realizzazione di alcuni convegni. Per la valorizzazione del complesso patrimonio artistico e naturalistico della nostra terra, abbiamo commissionato ad un noto pittore paestano dieci tavole serigrafiche raffiguranti edifici storici ed antichi casali, insieme a un servizio fotografico che sarà utilizzato anche per la realizzazione di depliant che presenteremo durante il mese di giugno. Per il prossimo anno scolastico, si farà a Roccadaspide, per il nostro liceo e quelli del circondario, un seminario di filosofia organizzato dall’Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli. La soprintendenza ai beni archeologici invece,accogliendo una nostra richiesta, terrà per i ragazzi della scuola dell’obbligo, delle lezioni sul patrimonio archeologico che si trova nella provincia di Salerno, con particolare riferimento a quello di Paestum. Attualmente, di concreto con la soprintendenza ai beni archivistici, stiamo definendo la modalità per la sistemazione dell’archivio storico del comune.
Nello scorso numero abbiamo parlato della nuova biblioteca comunale, ma non era stata ancora aperta. Spieghi ai cittadini come funziona, di quanti volumi dispone e come pensa di coinvolgere le scuole nel suo progetto
La biblioteca, attualmente, rimane aperta tutti i giorni (dalle ore 12 alle 14, e il martedì e il giovedì anche di pomeriggio). IL suo patrimonio librario conta circa 400 titoli, tra cui la Storia del Mezzogiorno,un’opera di 18 tomi. Per il suo funzionamento, il Consiglio comunale ha approvato un regolamento che, tra l’altro, prevede la nomina di un comitato di gestione i cui componenti sono tre consiglieri comunali, un rappresentate della Pro-Loco, uno per ogni associazione culturale e quattro rappresentanti delle scuole locali (Liceo, Istituto Tecnico, Medie ed Elementari). Il compito del comitato, che dovrebbe insediarsi entro il mese di Giugno, è quello di programmare l’attività della biblioteca (acquisto di libri, iniziative culturali, ecc…). Per invogliare i ragazzi alla lettura pensiamo di proporre degli incentivi simbolici.
Qual è l’ultimo libro che ha letto?
“L’Italia è un paese civile?”. L’autore, Piero Ottone, risponde negativamente a questo interrogativo.
Nel bilancio pluriennale comunale, una voce di spesa consistente è riservata alla ristrutturazione degli edifici scolastici che sono fatiscenti.Com’è stato possibile arrivare a questa situazione?
Semplice, per troppo tempo sono stati trascurati.
Le scuole superiori come il liceo Parmenide e l’istituto tecnico, in una grande città sono abbastanza defilate, ma in un piccolo centro sono un’occasione di stimolo culturale; cosa fa per coinvolgerle ed assolvere a questo ruolo?
Come ricordavo prima, l’anno passato abbiamo realizzato una mostra documentaria e un convegno sul Risorgimento e Brigantaggio cilentano. Nel corso di questo mese si terranno due conferenze: una il 13 con il professor Massimo Capaccioli, direttore dell’Osservatorio di Capodimonte, su “i giovani, i popoli e le culture a cinquant’anni della fine della seconda guerra mondiale”; l’altra, il 25, con il professor Marotta, presidente dell’istituto per gli Studi Filosofici di Napoli, sulla cultura umanistica e le classi dirigenti meridionali.
Esprima un pensiero per i tanti giovani che frequentano le nostre scuole
L’augurio è che continuino a studiare, non si arrendano di fronte alle prime difficoltà, non pensino che l’avvenire è semplice e che i desideri si realizzano senza sconfitte, senza sacrificio e senza fatica.
Cosimo Francione