Francesco Alfieri, eletto sindaco di Capaccio Paestum nel 2019.
1. Che cosa rappresenta per lei la politica? Ha mai pensato a come sarebbe stata la sua vita senza di essa?
Passione, impegno, concretezza, cambiamento. Credo che il mio personale concetto di politica possa racchiudersi in queste quattro parole. La mia è una storia molto particolare. Avevo poco più di vent’anni quando, per la prima volta, sono stato eletto sindaco del mio paese natale. Un’esperienza lunga, sfidante, avvincente sul piano umano e della formazione del carattere. Quando guidi una piccola comunità tocchi con mano i problemi, praticamente famiglia per famiglia. Questo ti insegna una grande verità, spesso dimenticata dalla politica: chi amministra, se lo fa bene, incide per davvero sulla vita quotidiana delle persone. Lei mi chiede poi come sarebbe stata la mia vita senza politica. Probabilmente meno ricca di esperienze, di incontri, di soddisfazioni. Sicuramente meno faticosa. E forse per me inimmaginabile.
2. Sindaco di Capaccio Paestum da meno di un anno, quali sono gli obiettivi che ha già raggiunto?
Obiettivi è il termine appropriato. Ce ne diamo di volta in volta, cercando di conseguirli per passare poi a un livello successivo. Nei primi cento giorni abbiamo fatto in modo che il cambiamento potesse mettere radici, producendo tutti gli atti d’indirizzo necessari ad avviare il vasto programma che ci siamo impegnati a realizzare. Col nuovo anno, siamo entrati nella fase in cui il cambiamento comincia a essere visibile grazie a interventi molto attesi. Penso, ad esempio, al plesso scolastico di Capaccio Capoluogo, alla piscina Poseidone, al ricollocamento delle sfere geodetiche. Ma anche all’avvio di azioni strategiche quali la riqualificazione della fascia litoranea, il restyling di piazza Santini, il nuovo cinema Myriam, l’acquisizione – ormai in dirittura di arrivo – di palazzo Stabile, il finanziamento, la progettazione e la variante urbanistica del sottopasso ferroviario e tanto altro ancora. Tenga presente che, anche se ce ne sono già di avviati, nei prossimi mesi assisteremo a un fiorire di cantieri, che contribuiranno a muovere l’economia locale in un momento così difficile. Anche se, per quanto mi riguarda, la cosa più importante è aver riacceso la speranza nella Comunità.
3. Il Covid-19 sembra non aver fermato le sue azioni per il territorio.Che cosa è riuscito a portare a termine nonostante il momento?
Tutte le azioni di prevenzione e contenimento sono state attuate tempestivamente, a partire dalle primissime ordinanze comunali di sospensione delle manifestazioni già programmate per il Carnevale. Abbiamo posto particolare attenzione al controllo del territorio, soprattutto lungo i confini comunali e nelle stazioni ferroviarie. Sul tema della povertà alimentare e dei servizi alle persone fragili siamo partiti con anticipo, grazie anche alla collaborazione dei volontari di Protezione Civile e Croce Rossa. Come avevamo programmato già da qualche settimana, avviamo adesso riunioni tematiche, con pochissime persone per volta, per raccogliere quei contributi d’idee delle categorie produttive che ci consentiranno di pervenire, in tempi contingentati, all’elaborazione di un Piano a sostegno del sistema economico territoriale. In ogni caso la ‘Fase 1’ non ha fermato il lavoro di Giunta, Consiglio e uffici. Sono state infatti elaborate e approvate nuove progettazioni, facendo avanzare anche procedure amministrative relative ad autorizzazioni e reperimento di finanziamenti.
4. Che cosa pensa dell’attuale minoranza? Vi sono molte beghe politiche?
Si tratta per lo più di normale dialettica politica. Niente di meno e niente di più. Sono al settimo mandato da sindaco. Ho sempre avuto una minoranza con la quale confrontarmi e credo di sapere come si fa. Non si stupisca se le dico che tutte le opposizioni agiscono con dinamiche costantemente simili tra loro.
5. Come prevede la stagione estiva sul litorale di Paestum?
Sarà dura, ma non dobbiamo mollare. Come le dicevo, pensiamo a un Piano a supporto anche di questo settore produttivo, che terrà conto del punto di vista degli operatori di settore. Ritengo che sarà fondamentale offrire al mercato un territorio in piena sicurezza: con sistemi di accoglienza estremamente innovativi, modellati sulle nuove esigenze post Covid. Se facciamo subito un grande sforzo in questo senso, acquisiremo un forte vantaggio strategico sulla concorrenza nazionale e internazionale. Il nostro punto di forza sarà lo spazio che abbiamo a disposizione, enorme, e che dobbiamo saper organizzare. Altra mia convinzione è che le imprese possano utilizzare questo momento di compressione dei mercati per intervenire sul miglioramento delle strutture. Qui però ci vorranno fondi regionali ad hoc, come ho già avuto modo di segnalare al Presidente De Luca.
6. Durante questa emergenza sanitaria ha messo in atto molte misure di sussidi per i cittadini e le imprese, quale di esse ha richiesto maggior impegno?
È vero, abbiamo cercato di non tralasciare nulla di ciò che andava fatto. Per il resto, che dire: quando ci sono obiettivi chiari, buona organizzazione del lavoro e disponibilità alla collaborazione da parte di uffici e forze del territorio anche le cose apparentemente complesse divengono possibili.
7. Il territorio di Capaccio Paestum è conosciuto nel mondo per il Parco Archeologico di Paestum, quali saranno le iniziative per rilanciare il turismo culturale?
La creazione di un forte rapporto di collaborazione fra Comune e Parco Archeologico è uno dei dati maggiormente positivi di questo primo anno di amministrazione. Insieme stavamo lavorando da mesi sul miglioramento delle infrastrutture di accoglienza, anche a beneficio dei visitatori diversamente abili, e sulla programmazione di nuovi eventi culturali di respiro internazionale. Anche qui, per il rilancio sarà fondamentale offrire al mercato la percezione di una destinazione dove un prodotto turistico-archeologico unico al mondo può essere fruito nella più totale sicurezza.