Questo mestiere ti riserva sempre delle sorprese. Una di queste è incontrare un neo senatore due giorni dopo il voto immaginando di dovere fare tutto di corsa per i numerosi impegna che ha e invece ci si ritrova a fare una lunga e piacevole discussione politica che solo il rispetto per la stanchezza dell’interlocutore mi ha fatto interrompere. Un fiume in piena si è rivelato il Dott. Fasolino. La discussione si è svolta su argomenti di grande respiro nazionale fino al particolare della raccolta delle bottiglie nella pineta di Punta Licosa.
Questa elezione giunge a coronamento di una lunga carriera. La vuole raccontare?
Ho cominciato facendo il Consigliere Comunale a Capaccio, poi sono stato eletto Sindaco. Nel 1970 sono stato eletto Consigliere Provinciale e poi ho ricoperto la carica di Presidente della Provincia dal ’75 all’80. Nell’80 sono stato eletto Consigliere Regionale. In regione ho riscoperto anche la carica di Ass. Regionale ai trasporti. Sono stato delegato ASL della FIMMG fino a pochi giorni fa. Ed ora sono stato eletto al Senato.
Eletto con una grande suffragio di voti. Vuole rivolgere un ringraziamento agli elettori tramite il nostro giornale?
Certo, questa è una buona occasione per fare giungere ai miei elettori un vivo grazie sia per il sostegno che per la dimensione del consenso che hanno voluto darmi. Spero di essere all’altezza della fiducia accordatami.
Come sarà gestito il rapporto con gli elettori del suo Collegio?
E’ un collegio enorme! Sarà creata una sede centrale a Battipaglia o Eboli. In tutte le altre realtà mi appoggerà alle sezioni del partito.
E rapporti con i rappresentanti delle istituzioni locali?
Ho intenzione di incontrarmi periodicamente con i rappresentanti degli Enti Locali (Comuni, Comunità Montane, Ente Parco e Regione) per un confronto serio e per un’azione concertata nell’interesse generale.
Farà il pendolare o si stabilità a Roma?
Farò necessariamente il pendolare. Metà della settimana la passerò a Roma e l’altra metà sul territorio.
Una particolare categoria ha votato e fatto votare in massa per lei: sono i suoi colleghi medici. In che modo rappresenterà la categoria in Parlamento?
Innanzitutto li ringrazio. Mi impegnerà a valorizzare l’attuale sistema di assistenza che vede al centro il territorio e nel medico di famiglia una figura insostituibile, in stretta simbiosi con la continuità assistenziale e la riqualificazione dell’offerta ospedaliera per una sempre maggiore professionalità e specializzazione sia del medico ospedaliero che del personale para-sanitario per avere in ogni realtà ospedali e servizi a livello europei.
A quale Commissione si iscriverà al Senato?
Sul piano del sentimento mio auguro di fare parte della Commissione Sanità. Ma farà una valutazione attenta su quali sono le necessità del territorio e poi deciderò per il meglio anche in base a particolari equilibri all’interno della coalizione.
Facciamo il punto sui temi che la vedranno impegnato in Parlamento nell’interesse del territorio che rappresenterà.
I temi su cui porrò la mia attenzione sono in riferimento a tutto il Collegio ma che toccano in modo significativo tutto il territorio. L’università di Fisciano, l’aeroporto di Pontecagnano, la viabilità ordinaria e autostradale, il trasporto su ferro, la realizzazione di una tangenziale che colleghi Paestum a Salerno e all’autostrada. A proposito dell’autostrada chiederò che s’intervenga per accelerare i lavori magari lavorando anche di notte per evitare un’altra estate di code e di intasamenti. Il turismo e l’agricoltura di qualità dovranno andare di pari passo anche con forme di aggregazioni consortili che operino con aggressività in un mondo globalizzato. Voglio ribadire però, che solo la velocità delle comunicazioni può fare arrivare i nostri prodotti (mozzarella e carciofo) sui mercati mondiali e i turisti a Paestum e nel Parco del Cilento. Grande sostegno sarà data alle imprese che saranno le prime a beneficiare delle grandi infrastrutture, pagheranno meno tasse e avranno più servizi e potranno così assumere creando nuove occupazioni.
Nel suo Collegio ci sono due realtà cultura e paesaggistiche di rilievo. Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e il Giffoni film festival. Come pensa di valorizzare ulteriormente questo patrimonio?
Mentre il Festival del cinema di Giffoni è ormai una realtà internazionale e quindi va sostenuta ed ulteriormente sviluppata, per il Parco del Cilento è giunto il momento del suo definitivo decollo. Il Presidente e il nuovo Consiglio che s’insedierà dovranno passare dalla fase di studio a quella di sviluppo impiegando in modo efficace tutte le risorse disponibili e dispiegando sul territorio tutto il suo potenziale di sviluppo. Mi piacerebbe vedere intanto espiantati tutti quegli alberi non autoctoni che in passato sono stati impiantati e un po’ più di attenzione a posti come Punta Licosa che sono tenuti in assoluto abbandono. Non sarebbe male incentivare una collaborazione tra le due istituzioni.
Sull’area marittima in particolare cosa pensa sia utile?
La riqualificazione della fascia costiera con lo sfoltimento della pineta. La creazione di aree attrezzate per attività sportive eliminando così il degrado che è sotto gli occhi di tutti nel tratto da Pontecagnano alla foce del Sele. Prostitute e clandestini dovranno essere rinviati a casa loro senza tentennamenti. Bisogna stroncare la tratta degli schiavi e delle schiave che ha arricchito la malavita organizzata. Bisogna intervenire nei paesi di origine, e rimpatriare tutti i clandestini trovati in Italia anche in modo militare senza cedimenti.
E per la zona archeologica?
Penso che bisogna modificare la Legge 220. Bisogno togliere il divieto di edificabilità assoluta nel raggio dei 1000 m. O almeno, la realizzazione di un piano di recupero in quell’area. Voglio aggiungere che anche il rilancio del polo termale di Contursi porterà nuovi turisti nell’area.
Con questa domanda saluto il mio interlocutore e lo riconsegno ai suoi elettori che da due giorni si susseguono all’ingresso del suo studio per portare fiori e congratulazioni.