Quali sono le sue origini?
“I miei genitori provengono da Piaggine mentre io sono nato a Salerno. Questo, però, è accaduto per una pura casualità, la mia venuta al mondo, infatti, è stata piuttosto complicata perciò mamma non ha potuto partorirmi in casa ed è stata costretta ad andare in fretta e furia a Salerno presso la Clinica Tortorella. I ricordi d’infanzia sono tutti legati al Cilento, quegli anni erano spensierati e sereni, stavo molto bene nel mia terra d’origine.”
Che scuole ha frequentato?
“Ho frequentato le scuole elementari a Piaggine. Invece, per studiare alle medie prima e, al liceo poi, mi sono recato a Salerno. Infine, la laurea in medicina e la specializzazione in ginecologia e ostetricia l’ho conseguita presso l’Università di Siena. Ricordo che terminata la maturità inizialmente desideravo iscrivermi alla Federico II di Napoli, purtroppo, però, il numero delle iscrizioni, quell’anno, era al completo, quindi, ho valutato altre strutture. Così, quasi casualmente, ho intrapreso il percorso di studi nella città toscana.”
Quindi è venuto al nord per motivi di studio?
Si sono venuto al nord per studiare, però, questa scelta è stata piuttosto casuale. Infatti, se il dipartimento di medicina all’università di Napoli non fosse stato al completo probabilmente sarei rimasto al sud. Nella mia vita, inoltre, ho avuto la fortuna di viaggiare spesso per lavoro. Sono stato a Milano, Cagliari, Modena, San Diego in California, Pisa, Udine. Per un periodo ho anche frequentato Vienna e Pavia.
Di cosa si occupa?
Io sono il direttore di cattedra della facoltà di medicina presso il dipartimento di ginecologia all’Università di Firenze. Precedentemente sono stato, invece, direttore all’Università di Udine e di Siena. Anni fa ho, poi, tenuto lezioni e seminari negli Stati Uniti alla New York University, per esempio, in Canada nelle Università di Toronto e Vancouver e ancora in Australia, Giappone, Cina, Francia, Inghilterra e Germania. Sono anche consulente del Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca), del Ministero della salute, dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), infine, sono referente del Consiglio delle Ricerche di Australia, Canada, Svizzera, UK, Hong Kong e Israele.
Nella sua brillante carriera ha ottenuto importanti incarichi può farci qualche esempio?
Per esempio la qualifica di direttore della rivista Human Reproduction Update, prima nelle classifiche mondiali della materia, la nomina di Presidente della Society Gynecological Investigation (nel 2008-2009), società americana dove sono stato il primo Presidente non americano e dal quest’anno ricopro anche il ruolo di Presidente della Society of Endometriosis and Uterine Disorders.
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Ha redatto anche svariate pubblicazioni scientifiche vero?
Sì assolutamente, ho scritto varie pubblicazioni scientifiche riguardo la mia materia: la ginecologia. Con particolare attenzione sverso alcuni argomenti specifici come ad esempio l’endometriosi, una malattia cronica dell’utero. Nel 2015 ho condotto uno studio esplorativo riguardo l’influenza del rapporto medico-paziente e ostetrico-paziente nella percezione dell’assistenza di qualità delle donne incinte italiane.
Che rapporti mantiene con il Cilento?
Al Cilento rimango molto legato. Lì conservo i ricordi più belli, quelli legati all’infanzia. Da quando, però, sono mancati i miei genitori purtroppo ritorno poche volte durante l’anno, anche perché spesso sono trattenuto in Toscana da impegni lavorativi. Tuttavia, quando riesco a raggiungere la mia Terra d’origine ritrovo in quelle zone, tra i paesaggi, i profumi di campagna e le bellezze della terra da coltivare un senso di pace e serenità che mi permea come in nessun altra zona. Ultimamente, sono stato insignito come presidente del Congresso dei Ginecologi Cilentani che si tiene ogni anno a Valle Della Lucania, questo ovviamente mi riempie di gioia.
Ringraziamo quindi il prof. Felice Petraglia che con pazienza, interesse e partecipazione ha risposto in maniera chiara ed esaustiva a tutti i nostri quesiti permettendoci, ancora una volta, di conoscere una persona, che nonostante la lontananza dalla sua Terra d’Origine, è riuscito ad apportare un contributo significativo al suo Paese, divulgando in maniera seria e professionale il sapere acquisito in tanti anni di studio, senza mai dimenticare le sue radici.