Lei è una persona molto conosciuta nella nostra realtà per le precedenti esperienze amministrative avute in vari ruoli. In ogni caso è utile che lei si presenti ai nostri lettori evidenziando quello che ritiene più utile ai lettori per decidere in merito alle prossime elezioni …
Sono nato 59 anni fa. Cresciuto e vissuto in una famiglia che si è nutrita da sempre di impegno sociale. Cattolico, praticante, medico, Democristiano DOC. Sono legato a questa terra in maniera viscerale ed ho sempre ritenuto la necessità di dare una mano perché siano messe in pratica le sue tantissime potenzialità. Sono disponibile al dialogo, al confronto, tollero male l’arroganza e la cattiva educazione. So che la mediazione è uno strumento utile per ogni azione della vita. Credo che oggi nel mio Paese vi siano le giuste energie umane e professionali perché si dia vita ad una reale prospettiva di crescita e di sviluppo. Dalla mia, una buona conoscenza del territorio, un bel po’ di esperienza amministrativa, da consigliere comunale, assessore, sindaco, un bagaglio di approfondimento territoriale quotidiano che si intreccia con la mia professione. Credo nella squadra quale indispensabile strumento di iniziativa.
Cosa l’ha spinta a proporsi come candidato sindaco a Capaccio Paestum?
Lo definisco un atto di amore per il mio territorio. Ho voglia di dare una mano. L’ho fatto da cittadino, sono pronto a farlo da sindaco, ma non mi tirerò indietro di un centimetro se mi toccherà il ruolo di consigliere comunale.
Come giudica l’esperienza amministrativa conclusasi precocemente di Franco Palumbo e cosa salverebbe dei suoi progetti?
Salvo l’entusiasmo di quella squadra, almeno delle prime ore, le idee ed i propositi di innovazione, il meraviglioso lavoro svolto da mio fratello nel settore dello sport. Oltre ai risultati materiali, a Franco dobbiamo l’aver dimostrato con fatti concreti come lo sport possa veicolare promozione del territorio e quindi anche tanta economia.
Qualora fosse eletto, quali sarebbero i primi 5 provvedimenti che prenderebbe entro un mese dal suo insediamento?
Dobbiamo immediatamente rivedere il piano industriale della Paistom, rielaborarne i compiti e soprattutto rivedere la crisi occupazionale e salariale che si è abbattuta su quei cittadini, e di pari passo aprire un tavolo di iniziative concrete a favore del Lavoro e dell’economia del territorio. La riapertura della Piscina Comunale, il Puc, dobbiamo riesumare il lavoro già fatto, andare speditamente all’approvazione del preliminare ed agli atti conclusivi di approvazione. Un tavolo urgente con gli operatori balneari e gli operatori turistici per una concreta intesa su un programma operativo sulla fascia costiera. Un tavolo operativo per le problematiche del Capoluogo, con la ricerca di soluzioni concrete e definitive attraverso sistemi finanziari certi.
Quali sarebbero, invece, i progetti a medio termine sui quali impegnerebbe la struttura amministrativa e i suoi assessori?
Un piano di intervento sull’intero apparato stradale comunale. Un’agenzia territoriale per l’indirizzo nella gestione dello smaltimento dei reflui agricoli. Un piano operativo per riattivare la gestione in House dei tributi e nel contempo la revisione organica dei tributi comunali, Pianta organica, Gestore unico per la promozione del territorio, La rigenerazione urbana di Capaccio scalo, piazza Santini, del Capoluogo e dei borghi, La riorganizzazione del Mercato ortofrutticolo, una rielaborazione del sistema della raccolta differenziata, un piano per la creazione di Poli scolastici, una pianificazione della Sicurezza del territorio. Una pianificazione di sostegno a tutti gli organismi di impegno sociale e culturale territoriale. La creazione di un sistema per la tutela e l’assistenza agli amici a 4 zampe e nel contempo la lotta al randagismo.
Inoltre, su cosa punterebbe per dare un’impronta evidente della sua presenza alla guida della Città dei Templi nei prossimi 5 anni?
Un intervento di fondo sulla metodologia di governo: Meritocrazia, Competenza, Ottimizzazione della spesa pubblica, equità fiscale, Intercettazione di tutte le fonti di finanziamento e messa in atto delle procedure più moderne: dai progetti di finanza ai fondi comunitari, agli ecobonus, sisma bonus Fondi Juncker ecc. Una pacificazione territoriale dell’impegno politico.
Sono tanti i soggetti presenti sul territorio con cui il sindaco di Capaccio Paestum deve relazionarsi: Consorzio di Bonifica, Consorzio ortofrutticolo, Consorzio degli albergatori, gli allevatori del comparto bufalino … come pensa di interagire con ognuno di essi al fine di coordinare gli interventi necessari per andare oltre alla situazione attuale?
Attraverso la creazione della Consulta dei partner di territorio, sarà adottata in Consiglio Comunale e farà da cerniera per le necessarie interazioni nelle scelte e nei programmi.
Lei, come gli altri due candidati a sindaco, ha avuto già un’esperienza di sindaco. Cosa può rivendicare di significativo tra le cose fatte nella sua precedente esperienza?
Ho da rivendicare il rispetto per tutti i Cittadini, nei miei due anni e mezzo di attività ho portato a termine la raccolta differenziata, attivato le procedure per la riconversione dei mutui, ottenuto il finanziamento di un milione di euro per l’area archeologica di Paestum, attivato la gara per la metanizzazione, approvato regolamenti utili al settore del turismo, salvato il finanziamento del Grande attrattore Paestum Velia sul filo di lana e tante opere che allora furono appena attivate e di cui molte ancora non abbiamo visto la realizzazione.
Come giudica, invece, le esperienze sindacali fatte dai suoi avversari?
Io apprezzo sempre gli sforzi di chiunque si dedichi al mio Paese, a prescindere da ogni altra considerazione
Infine, faccia un appello agli elettori per indurli ad esprimere il loro voto a suo favore …
Facciamo vincere Capaccio Paestum.