Dott. Sangiovanni, come ha vissuto la campagna elettorale e cosa significa per Lei rivestire la carica di primo cittadino?
Tutto sommato, l’ho vissuta in maniera serena grazie anche al sostegno degli amici che mi hanno accompagnato in questa rinnovata esperienza amministrativa. Rivestire la carica di Sindaco vuol dire fare amministrazione tenendo conto sempre delle esigenze della gente e degli interessi dei cittadini, che sono l’elemento fondante delle nostre comunità locali e la ricchezza della società.
Qual è il programma per i primi cento giorni? Quali sono gli interventi più urgenti da attuare a Monteforte?
Nei primi cento giorni di governo, ovvero nella prima fase di attuazione del programma ci impegniamo a portare a completamento tutte le opere pubbliche già avviate (adeguamento pubblica illuminazione, sistemazione cimitero, sistemazione strade e piazze cittadine, eccetera) e daremo inizio a diverse ed importanti opere già inserite nel programma dell’Amministrazione. Mi riferisco al recupero del centro storico (tra i meglio conservati del Cilento) e delle cappelle rurali, nonché alla concretizzazione di un progetto molto ambizioso che riguarda la sistemazione del sistema fognario e depurativo di tutto il territorio comunale. Naturalmente, particolare attenzione sarà rivolta a quello che rappresenta un problema annoso per Monteforte, e cioè al Piano Regolatore Generale, per il quale siamo in dirittura d’arrivo per quanto riguarda l’iter approvativo.
Quale sarà il rapporto con la minoranza?
Questa Amministrazione, che pure nasce da una coalizione che ha legittimamente vinto una dura ma chiara competizione elettorale, vuole essere il governo di tutti. Abbiamo di fronte a noi prospettive ed occasioni che forse non si sono verificate in passato. Vogliamo, per questo, impostare nel modo più trasparente e corretto il rapporto con l’opposizione. Sarà perciò avviato un disagio costruttivo e leale con la minoranza, anche perché sono convinto che o siamo in grado di capire che occorre lo sforzo solidale di tutti per vincere la sfida, oppure la nostra società è destinata al declino ed infine alla frammentazione.
Quale messaggio intende lanciare alla comunità?
Un messaggio di speranza per la cui realizzazione chiedo il sostengo di tutti, forze di maggioranza e di opposizione, senza che ciò comporti una confusione delle parti e dei ruoli. Chiedo inoltre lealtà e collaborazione. Chiedo la cultura della cooperazione, non quella della contrapposizione. Da parte mia posso assicurare che mi sforzerò, in qualsiasi momento, di servire il mio Paese con semplicità, onestà e chiarezza.