Arrivo al Parco con un misto di curiosità e apprensione, devo intervistare l’ex onorevole Rivelli ormai saldamente insediato nella stanza di Enzo La Valva e, sia pure per poco tempo, di Giuseppe Tarallo. Ci arrivo dopo avere seguito il montare del caso Parco Nazionale del Cilento fino alle pagine nazionali di quotidiani e con prospettive di ulteriori sviluppo su tutti i fronti sia giudiziari che politici. L’apprensione aumenta quando mi accorgo che ad attendere il Commissario nella sala riunioni del parco ci sono una nutrita rappresentanza degli LSU: immagino già sia le domande sia le risposte che ancora una volta riceveranno i Lavoratori Socialmente Utili. Ma subito mi accorgo della novità che l’esperto uomo politico Rivelli ha inserito nel dibattito e che risuona già anche negli uffici dell’Ente: velocizzare! Con questo passe-partout Rivelli ha aperto una breccia nei lavoratori e con la breccia la speranza e un caloroso applauso.
L’intervista la facciamo in piedi sul piazzale antistante la sede dell’Ente ed anche in questo caso la velocizzazione è l’aspetto con cui vuole trasmettere il suo dinamismo. La presentazione è brevissima: ‘Vengo da sette anni di attività parlamentare tra le fila di F.I. ed ho avuto questo incarico di Commissario per velocizzare il lavoro del Parco del Cilento che abbraccia sia una fascia enorme di territorio e sia una quantità enorme dei comuni.’.
Qual è il compito del Commissario?
Gestire l’ordinaria amministrazione e portare a compimento tutti i progetti che sono in atto nel minore tempo possibile.
Fino a quanto durerà il commissariamento del Parco?
Fino a quando non si sarà snellita tutta la macchina burocratica.
Non ci sono limiti temporali?
No. Ma mi auguro che il tutto finisca al più presto perché vuole dire che avremo velocizzato il tutto e riportato l’Ente nella normalità e si provvederà ad insediare un nuovo Consiglio di Amministrazione.
Oltre a questo lei ha intenzione anche di porre le basi per una programmazione più a lungo raggio?
Voglio promuovere progetti che diano ricchezza al territorio soprattutto in campo turistico portando dagli attuali 20 giorni di attività almeno a sei mesi. Questo si può fare creando dei poli di attrazione come un campo da golf inserito nel circuito internazionale, una Coverciano del Sud per una grande scuola di calcio, un grande centro Ippico in accordo con la federazione e l’UNIRE. Ce ne sono altri ancora più ambiziosi che teniamo ancora nel cassetto ma che presenteremo al momento opportuno.
Ha già pensato dove realizzare queste mega-strutture?
Lo decideremo insieme ai comuni valutando l’aspetto geologico, panoramico e funzionale delle aree. Siamo tutti ambientalisti e siamo attenti al territorio. La sensibilità ambientale non ha colore politico, di destra o di sinistra, è una cosa importante per tutti!
Lei è stato attaccato perché coinvolto in un fallimento di una società operante nel campo edilizio. Come risponde alle accuse?
La crisi del mattone è stata sotto gli occhi di tutti. Essere stato socio, più conosciuto dagli altri, ma di minoranza non penso sia un impedimento per ricoprire questo incarico.
Gli Amministratori locali, nella stragrande maggioranza, hanno sottoscritto un documento con cui chiedono la revoca della sua nomina. Come ha intenzione di rapportarsi con i Sindaci?
Con i progetti innanzitutto, e poi con la disponibilità. I Sindaci del Centro-sinistra che sono venuti, si sono resi conto che c’è la massima apertura e disponibilità soprattutto a velocizzare le cose. Non vedo come possano avversare una gestione commissariale che va incontro a loro istanze ben precise. Abbiamo anche messo a disposizione dei sindaci un ufficio con telefoni o servizio di segreteria presso l’Ente dove potranno sentirsi a casa loro e gestire da qui eventuali problemi che dovessero insorgere durante la loro presenza al Parco. I Sindaci che non sono venuti hanno fatto un danno alle loro amministrazione ed ai loro cittadini.
Loro sostengono che non è giusto il fatto che sia stato imposto dall’alto e che non conosce il territorio…
Questo è un discorso politico che noi preferiamo non fare.
Lei ha chiesto l’aiuto anche alle associazioni ambientaliste. Chi ha risposto?
Ho comunicato a Legambiente e al WWF ed ad altre associazioni di incontrarci al fine ci concertare le decisioni di politica ambientale insieme a loro. Non mi hanno ancora risposto. Mi hanno risposto invece l’ARPA (Agenzia regionale per la protezione ambientale Campania) e gli AMICI DELLA TERRA che hanno recepito il messaggio e la completa buona fede della proposta. Se gli altri non parteciperanno a questo punto non sarà certo per colpa nostra.
Sul tappeto c’è ancora la definizione del Piano del Parco che, consegnato ai Comuni a fine dicembre, non è ancora tornato con i pareri?
Si. Ci siamo presi una settimana di tempo per approfondire alcuni aspetti e poi agiremo di conseguenza velocizzando il tutto.
Anche Pit (Piano Integrato Territoriale), già sottoscritto a febbraio con la Regione Campania, ha avuto una battuta di arresto. Cosa ha intenzione di fare?
Ci sono delle modifiche di cui non abbiamo ancora la documentazione. Alla luce di questa modifica stabiliremo dei parametri da dare agli amministratori per consentire loro di progettare in modo coerente alle risorse disponibili i loro PIt.
Domenica ci sarà una manifestazione dei forum della associazioni di volontariato che contestano la sua nomina. Cosa intende fare per recuperare il rapporto con loro?
Sarebbe stato meglio se fossero venute prima. Certo sarà difficile per loro collaborare con qualcuno a cui non riconoscono legittimità. In ogni caso se verranno discuteremo anche con loro.
Vuole mandare un messaggio al territorio ed ai nostri lettori?
Certo. Ci vedremo presto nel vostro territorio per valutare insieme i problemi e raccogliere proposte.
Grazie a buon lavoro.
Grazie a lei.