Sindaco Franco Palumbo, si presenti brevemente raccontando i suoi trascorsi amministrativi nella carica di sindaco.
Intanto grazie per l’invito nella redazione del Settimanale Unico. Sono stato sindaco a Giungano, un paese della kora di Paestum, dove ho agito per dare a quella realtà una dimensione capace di affrontare le sfide del nuovo millennio. Oggi, a Giungano abbiamo in incremento demografico di circa il 30% ed anche i servizi alla persona da far invidia a realtà più blasonate. Sotto l’aspetto economico è stata creata una zona Pip e abbattuto la disoccupazione. Giungano è diventato un comune turistico con la creazione di numerosi posti letto e abbiamo intercettato risorse europee decisive per gli investimenti sia pubblici che privati.
Capaccio Paestum si articola in tantissime contrade. Come pensa di intervenire in merito alla mobilità verso il centro e viceversa?
Puntiamo alla “Città di sistemi”. Bisogna partire dal centro urbano di Capaccio Scalo e creare un’articolazione in tutte le contrade, valorizzando le identità delle stesse con servizi che ne migliorino sia la vivibilità sia la mobilità adeguando la viabilità. Bisogna intervenire immediatamente sulle principali arterie per consentire un trasporto adeguato. Immagino poi di utilizzare i fondi europei, per l’acquisto di bus pubblici a impatto 0 e penso anche all’utilizzo di mezzi a bio-metano, immaginando un città green.
Per quanto riguarda la mobilità legata alle esigenze turistiche sia di carattere culturale sia attinenti alla fascia costiera durante la stagione balneare. Come ha intenzione di agire in merito?
Qui entriamo in un discorso un po’ più complicato perché significa parlare di mobilità in relazione alle stazioni ferroviarie e all’aeroporto. Io ho immaginato una viabilità e una mobilità sovra-comunale. Ho già lavorato con il presidente della Magna Grecia e con il consigliere del presidente della regione Campania, Franco Alfieri, per una strada di tipo B con spartitraffico e doppie corsie che da Capaccio Paestum (dalla località Cerro) raggiunga immediatamente l’autostrada. Si può intervenire velocemente utilizzando i fondi europei: immagino ad un accordo di programma tra il comune di Capaccio Paestum e il comune di Eboli per allungare l’Aversana da Santa Cecilia fino alla loc. Cerro.
In riferimento al settore turistico legato alla balneazione, c’è la necessità di allargare gli spazi destinati ai parcheggi: come pensa di porre rimedio al problema?
“In caso diventerò sindaco interverrò immediatamente, già nella prima settimana del mio mandato. Intendo riorganizzare la viabilità sulla fascia costiera con una serie di sensi unici con la creazione di parcheggi a pettine anche discese sparti-fuoco che raggiungono la spiaggia da via Poseidonia. Creeremo organizzati e gestiti da giovani dando anche possibilità di trovare occupazione. Parlaremo con i proprietari di terreni agricoli che fiancheggiano la pineta per reperire altri spazi, anche provvisori, da destinare a parcheggi custoditi ai turisti che portano soldi nella nostra realtà la certezza di trovare l’auto intatta e non vandalizzata o con una multa sul cruscotto”.
Quest’anno la BMTA celebrerà la sua XX edizione a Paestum. Come giudica questo evento per quello che è stato e come pensa si debba procedere per il futuro?
Sulla BMTA dobbiamo prendere atto del fatto che siamo di fronte ad un disastro tutto da addebitare all’amministrazione Voza. La storia delle cupole e la mancata acquisizione di villa Salati rende problematico il progetto di assegnare una location consona all’evento. Saremo a fianco di Ugo Picarelli e Gabriel Zuchtriegel per rilanciare in modo serio la manifestazione.
Come giudica il lavoro svolto finora da Gabriel Zuchtriegel e che tipo di collaborazione immagina di poter proporre?
Propongo una collaborazione a 360° come è previsto dal testo unico degli enti locali che auspica accordi di programma anche con il Parco Archeologico di Paestum. Inizierei a creare una sede distaccata del Museo Archeologico a Capaccio capoluogo, utilizzando le numerose opere che si trovano nei depositi, dando così la possibilità ai turisti di poter apprezzare a fondo sia tutti i beni archeologici che Paestum custodisce sia le bellezze del capoluogo.
Il settore bufalino è un altro punto di forza dell’economia di Capaccio Paestum. Come gestire meglio lo smaltimento dei reflui solidi e liquidi?
Innanzitutto applicando il regolamento dell’EPTCP della provincia di Salerno, un regolamento che poteva essere recepito in consiglio comunale già 2 anni fa. Noi lo faremo fin dai primissimi giorni dell’Amministrazione per andare a regime prima dell’inverno. In secondo luogo faremo dei piccoli bio-digestori aziendali, come quelli che già esistono sul territorio. Si tratta di una bio-digestione anaerobica, quindi senza nessuna emissione in atmosfera. Si genererebbe bio-metano e si realizzerebbero delle strutture valide in modo non impattante né per l’ambiente né per il turismo.
Capaccio Paestum necessita anche di un cine – teatro. Da anni l’ex cinema Myriam è uno stabile abbandonato in pieno centro. Come pensa si debba procedere per dare alla “Città” una struttura culturalmente e socialmente indispensabile.
“Credo che anche qui ci sia stata una incapacità di gestione da parte del pubblico. Si poteva intervenire in modo veloce concedendo ai proprietari l’utilizzo della perequazione: significa utilizzare quel volume esistente in un altro posto e il pubblico avrebbe acquisito l’intera area gratuitamente. Gli strumenti da un punto di vista normativo ci sono, basta solo saperli attuare. Utilizzando i fondi europei, che sono tantissimi, realizzando una sala teatrale e cinematografica. Io immagino Capaccio Scalo come <
Nella nostra realtà ci sono il Mercato ortofrutticolo e il Consorzio di Bonifica. Cosa propone per renderli soggetti cooperanti per il futuro economico di Capaccio Paestum?
Sia il Mercato Ortofrutticolo sia il Consorzio di bonifica sono enti di valenza economica enorme con i quali il comune dovrà coordinarsi per il rilancio dell’agricoltura e dell’intera economia della Piana de Sele che oggi è già considerato “l’orto d’Europa”. Il nostro obiettivo è accompagnare la delocalizzazione del mercato in località Pila, dove il consorzio ha già acquistato il suolo, per farne una struttura la passo con i tempi.
Il consorzio di bonifica dovrà trovare altre fonti di approvvigionamento: immagino la creazione di una diga sul fiume Calore (c’è già un progetto esecutivo) che dia tranquillità agli agricoltori dell’ortofrutta che già sono proiettati sul mercato europeo. Per questo puntiamo ad avviare le procedure per l’acquisizione della certificazione “ISO 14001” che da sola vale il raddoppio dei prezzi per gli operatori.
Ha individuato gli assessori che l’accompagneranno nell’attuazione del programma se dovesse essere eletto sindaco?
Contrariamente a quanto è stato detto, mi circonderò tecnici disposti a lavorare 12 ore al giorno al mio fianco. Li cercherò tra le professionalità del territorio. Ho già pensato alla figura del Gen. Giuseppe Troncone come assessore alle Finanze perché è una persona capace (ha gestito i bilancio dell’esercito di tutto il Meridione d’Italia), con esperienze importanti nel settore e questo è vitale in una città che sta affrontando una forte crisi delle risorse economiche come Capaccio Paestum.
Faccia un breve appello agli elettori per invitarli a votare per lei al ballottaggio del 25 giugno 2017 …
Capaccio Paestum ci ha già dimostrato un affetto straordinario l’11 giugno. Chiedo di continuare a dare un messaggio di cambiamento vero, continuare a credere in questa opportunità. Ritorniamo a sognare e a guardare con serietà al futuro senza mai più pressioni e condizionamenti. Invito gli elettori e le elettrici a non esitare, domenica 25, e a votare in modo libero, come ci ha insegnato Paolo Borsellino: <