Decisamente soddisfacenti, le esperienze dei 16 studenti partiti quest’anno da Salerno per trascorrere un periodo di studio e di vita all’estero con Intercultura. Un’esperienza che può durare dalle poche settimane estive all’intero anno scolastico ma che, in ogni caso, grazie anche al ruolo formativo dei volontari di Intercultura che accompagnano passo passo in ogni fase del percorso questi studenti, aiuta a sviluppare le competenze necessarie per poter avere una marcia in più nella vita lavorativa come in quella personale. Lo sa bene Albino, 17enne dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Vallo della Lucania che si trova attualmente a Chaiyapum, in Thailandia, per un anno scolastico, grazie ad una borsa di studio di Intercultura.“
Intercultura, studente salernitano come delegato Onu in Thailandia: la storia
Ricordo la prima volta che ho visto Albino durante l’incontro di selezioni: era gioviale e molto curioso e si scorgeva il germe dell’interculturalità, che sta maturando ora che è all’estero e che lo sta tramutando in un uomo e in un cittadino consapevole”, spiega Paola Forcellati, volontaria e Presidente del Centro locale di Intercultura di Salerno. Con un occhio sempre vigile sui social per vedere il prosieguo dell’esperienza all’estero dei propri studenti, ora affidati nelle mani esperte dei volontari del Paese che li sta ospitando, i volontari di Salerno in queste settimane sono alle prese con il processo di formazione dei nuovi candidati in concorso per individuare la prossima tornata di globetrotter di cui Salerno potrà nuovamente essere orgogliosa.
La storia di Albino
“Non avrei mai immaginato di poter diventare un delegato dell’ONU a Bangkok e di avere la possibilità di fare tappa alla Bank of Thailand e all’UNESCAP (Commissione economica e sociale per l’Asia e il Pacifico) se non fossi mai partito per la Thailandia ho avuto l’opportunità di partecipare alla simulazione delle Nazioni Unite (MUN, Model United Nations) e rappresentare la Repubblica di Singapore. Per me è stata un’ottima occasione per conoscere approfonditamente una nazione diversa dalla quella natia e per confrontare modi di agire e pensare. Inoltre, è stato interessante poter arrivare a delle soluzioni condivise tra Stati diversi, attraverso delle abilità che non conoscevo di me stesso: abilità di ascolto, comprensione dei concetti chiave e formulazione di soluzioni a problemi per un’urbanizzazione sostenibile e una riduzione delle disuguaglianze. Problemi che riguardano la sfera politica, economica, sociale e ambientale! C’è bisogno di comprendere che viviamo tutti su una stessa terra, nessuno è superiore, nessuno è ad un altro livello. Esistono solo degli Stati che hanno dovuto gestire determinate situazioni prima di altri e il compito arduo sta proprio nelle loro mani dei primi: come nazioni sviluppate possono essere mentori di un corretto sviluppo per coloro che ancora sono in via di assestamento? Cosa ho portato a casa da questa esperienza? Il mondo è da vivere, è la nostra casa, salvaguardiamolo e diamo un contributo a renderlo migliore, per noi. Esistono persone che veramente si preoccupano per il nostro futuro e per l’ambiente in cui viviamo. Ho fatto molte nuove conoscenze, comprendendo che molte volte basta un bel sorriso a 32 denti per risolvere una situazione, essere cordiali ed educati, senza prevaricare mai chi ti sta accanto. Ho dato tutto ciò che potevo e alla fine i sacrifici ripagano sempre. Molto sono stati i complimenti per il mio coraggio e la mia intraprendenza alla sola età di 17 anni. L’apice dell’esperienza è stato la consegna del premio come migliore “outstanding delegate” che va a premiare colui o colei che è stato parte attiva dei dibattiti, che ha dato un reale contributo alla risoluzione delle tematiche affrontate, ma che più di tutti ha saputo rappresentare al meglio la propria nazione nelle trattazioni diplomatiche. Oltre al premio, quello che porterò nel cuore è stato quando, una ragazza thai, alla fine della simulazione, mi è venuta vicino con una rosa e mi ha detto in thai: “tu, per me, sei stato il miglior delegato” e penso che queste siano soddisfazioni che vanno oltre il raggiungimento di premi materiali.”