In occasione della quarantanovesima edizione del Giffoni Film Festival i ragazzi hanno avuto l’opportunità di incontrare il più giovane direttore museale d’Italia: Gabriel Zuchtriegel. L’archeologo tedesco dopo gli studi in archeologia classica e preistoria all’ Università Humboldt di Berlino, ha conseguito il dottorato a Bonn con una tesi sul sito archeologico laziale di Gabii, oggi, è il responsabile del Museo Archeologico Nazionale di Paestum.
Cosa si sente di esprimere riguardo la classicità?
Il mondo classico non deve essere ammirato con nostalgia. In epoca greca e latina c’erano diversi aspetti negativi come la schiavitù, le guerre continue. Il concetto fondamentale, però, che dobbiamo comprendere è il cambiamento che la società ha compiuto dall’antichità ad oggi, da questo emerge che possiamo ancora mutare e migliorare perché siamo liberi di creare il nostro futuro.
Dopo questi quattro anni che bilancio può fare come direttore del Museo Archeologico?
È stato un periodo fantastico. L’affetto e lo spirito con cui le persone tutelano il sito archeologico è meraviglioso, spesso ho riscontrato momenti difficili ma il calore della gente mi ha dato sempre la forza di superarli.
Pensava di poter essere selezionato quando ha presentato la domanda?
No assolutamente, quando gli amici mi hanno comunicato il verdetto sono scoppiato a ridere perché temevo fosse uno scherzo. Nella domanda ho semplicemente scritto quello che avrei fatto se fossi stato scelto, raccolta fondi, esperienze didattiche, iniziative multimediali, mostre varie per valorizzare non solo i monumenti storici ma anche il personale.
Perché all’estero ci sono più visitatori nei musei, nonostante in Italia abbiamo un patrimonio artistico culturale nettamente superiore?
Ci sono diversi fattori che non dipendono solo dal sito ma da tutto quello che c’è intorno come servizi e collegamenti. Per il richiamo del visitatore molto importante è lo storytelling che serve a sollecitare la curiosità dei potenziali utenti, raccontando non solo la storia del sito ma anche le origini del territorio in cui esso si trova.
Che ruolo ha avuto la tecnologia nella valorizzazione dei beni culturali?
Il digitale ha inciso positivamente sulla cultura, oggi possiamo raggiungere nuovi pubblici in maniera molto più facile, la comunicazione è maggiormente fluida attraverso i social e le app gratuite dedicate al turismo.
Quali caratteristiche servono per intraprendere la sua carriera?
E’ necessario studiare bene la materia, poi servono passione e amore per ciò che si fa e infine, è doveroso cercare di comunicare con il pubblico inserendo il sito archeologico nell’attualità per contestualizzarlo.
Per il richiamo di visitatori è importante l’iniziativa delle giornate gratis al museo?
“Questa è un’occasione fondamentale non per il turismo ma per il territorio, per la gente del luogo che può vivere questi siti come un patrimonio proprio. ’’
Trova giusto che i Comuni percepiscano una percentuale dal costo dei biglietti museali venduti?
Nessun museo in Italia ricava profitto sui biglietti. Siamo tutti in rosso perché il nostro personale non grava sul bilancio autonomo, che è usato per restauri, ricerche. Lo Stato, oltre a quello che incassa e poi reinveste, offre altri contributi altrimenti non potremmo garantire la manutenzione e la tutela dei siti. Gli enti che chiedono soldi dai biglietti non fanno il loro compito per il territorio”. ‘’
Gabriel Zuchtriegel e altre decine di migliaia di persone in Italia e nel Mondo si occupano di amare, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale perché come sosteneva il filosofo tedesco Gadamer ‘’ La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande.’’